CILE, VOLA L’EXPORT DI UVA: PREVISTA UNA CRESCITA DEL 30%

Stando alla prima stima per la stagione di esportazione dell’uva da tavola cilena 2021/22, il volume dovrebbe arrivare a 84,6 milioni di cassette (8,2 kg a cassetta), con un aumento di un +29,3% rispetto alla campagna  2020/21.

La stima è stata annunciata dal Comité de Uva de Mesa de Chile — il Comitato cileno dell’uva da tavola. La proiezione riflette una crescita del 14,9% rispetto all’annata 2019/20 e, come detto, del 29,3% rispetto al 2020/21, annata in cui la produzione è stata influenzata da piogge estive inaspettate.

Il presidente di ASOEX (Asociación de Exportadores de Frutas de Chile), Ronald Bown Fernández, spiega l’aumento dei volumi di esportazione con l’incremento delle nuove varietà di oltre il 73,5% rispetto alla stagione 2019/20 e oltre il 49,1%, se confrontato con quanto spedito nel periodo 2020/21.

Secondo Bown, le esportazioni di nuove varietà arriverebbero a 35 milioni di cassette, seguite dalle varietà tradizionali (32 milioni) e da Red Globe (circa 17 milioni). Va sottolineato che il Cile ha una gran quantità di varietà, molto ricercate dai mercati statunitense, cinese e sudcoreano, per citarne alcuni. Bown ha fatto notare che il settore deve continuare a curare il processo di produzione e di esportazione per mantenere un’ottima immagine dell’uva cilena sui mercati mondiali. Infine, ha annunciato che la seconda stima è prevista per metà gennaio 2022.

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