AGRUMI, IN EUROPA PREVISTO UN CALO PRODUTTIVO DEL 6%

Si prevede un calo produttivo per gli agrumi coltivati in Europa nella stagione in corso. Nell’Unione Europea è prevista infatti una diminuzione dei volumi del 6,8% rispetto alla stagione precedente, a 10,7 milioni di tonnellate.

Il segno “meno” è stato causato principalmente dal clima sfavorevole nei principali Paesi produttori. A causa di diversi fattori – dal calo di forniture all’aumento della domanda di agrumi a causa della pandemia e la riapertura del canale Horeca – si potrebbe generare una maggiore richiesta di prodotto importato

La Spagna è il principale fornitore per il mercato comunitario. Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Canada e Serbia, seguiti da Brasile e Medio Oriente continuano ad essere rilevanti mercati di esportazione di agrumi dell’UE. Nella campagna 2021/22 si stanno affrontando anche le questioni riguardo all’aumento dei costi di produzione degli agrumi, a causa di forti aumenti dei prezzi dei prodotti agricoli, dell’elettricità, della logistica e del gasolio, che possono creare disagi economici per gli agrumicoltori europei.

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