CARO SPESA, DI PISA: “PUNTARE IL DITO SU ORTOFRUTTA È SBAGLIATO E FUORVIANTE”

“In questo momento così difficile dal punto di vista economico, dati gli aumenti in corso per energia e gas anche del 100% e i prezzi da record per i carburanti, puntare il dito per gli aumenti del 20-25% su finocchi, zucchine e kiwi mi pare insensato e del tutto fuorviante”.

Ad affermarlo è Valentino Di Pisa (nella foto), presidente di FedagroMercati, sul tema “caro spesa” dell’ortofrutta e nello specifico in merito al servizio televisivo del Tg5 andato in onda lo scorso 24 gennaio alle 20 in cui si parlava proprio dell’aumento dei prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli.

“Molto spesso, in questo periodo dell’anno per questioni ad esempio climatiche, abbiamo assistito ad un aumento di prezzo per alcune tipologie di prodotti (a gennaio 2002, vent’anni fa, le zucchine si vendevano a 4,5 euro e i cavolfiori a 3,5 euro)”, prosegue Di Pisa. “Pertanto il momento attuale non fa certo eccezione, ma vorrei sottolineare che abbiamo anche tanti prodotti, tutte le crucifere ad esempio piuttosto che le patate e gli agrumi, che ora hanno prezzi contenuti e verso i quali il consumatore in difficoltà si può orientare per far tornare i propri conti. Se tante famiglie faticano ad arrivare a fine mese non è di certo per il costo di frutta e verdura ma per un caro bollette insostenibile, a cui purtroppo, a differenza dei prodotti alimentari, non vi è alternativa se non quella di riaccendere candele e camini. Rivolgo l’invito a coloro che svolgono servizio di informazione, ad approfondire più accuratamente dati e fonti, per non distogliere l’attenzione da quella che è la realtà dei fatti e da quelli che sono gli effettivi problemi”

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