Tra caro energia, potere d’acquisto in calo e di conseguenza consumi sempre più a rilento, inevitabile agire verso una razionalizzare delle produzioni per non rischiare di trovarsi prodotto in campagna non raccolto.
È il ragionamento che hanno effettuato all’OP Agricola Campidanese per affrontare questo 2022 e programmare le coltivazioni dei prodotti primaverili ed estivi. “Per quanto ci riguarda prevediamo dei cali produttivi tra il 20 e il 30%”, afferma Salvatore Lotta (nella foto), direttore commerciale dell’organizzazione di produttori sarda. “L’incertezza generale – tra aumento vertiginoso dei costi (anche vicini ad un +70% in campagna), a partire dalle materie prime ma non solo, all’emergenza Covid – ci ha in qualche modo costretto a rivedere i nostri programmi. Temendo un calo dei consumi, anche nel comparto ortofrutta, non ce la siamo sentita di confermare le produzioni dello scorso anno, che avrebbe portato al rischio di ritrovarci prodotto invenduto”, afferma Lotta. “Per evitare sprechi inutili e dannosi anche dal punto di vista economico, abbiamo fatto particolarmente attenzione alle programmazioni in campagna”.
Le programmazioni, nonostante le difficoltà, proseguono, con le coltivazioni primaverili: “Stiamo iniziando con i primi asparagi e le primissime fragole”, annuncia Lotta, “sebbene il clima particolarmente rigido stia ritardando la maturazione dei prodotti, con le fragole che stanno soffrendo un po’ la poca luce. Anche la siccità non aiuta. Tuttavia rimaniamo speranzosi per una buona annata, clima permettendo”.
Per quanto riguarda il mercato attuale, sui carciofi, uno dei prodotti di punta del gruppo sardo, “i prezzi rimangono sostenuti anche se ridimensionati rispetto a quelli di dicembre e gennaio”. Ma per questo ortaggio non sono mancate le soddisfazioni, specialmente per una specifica referenza come i cuori di carciofo di prima gamma evoluta che stanno conquistando la GDO, italiana ed estera, come raccontato su Freshcutnews.
Emanuele Zanini
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