ORTOFRUTTA ITALIA RIPARTE. CENTRALE L’ALLEANZA CON LA PRODUZIONE AGGREGATA

Ortofrutta Italia gestione Del Core rilancia e oggi al ministero delle Politiche Agricole ha serrato i ranghi per presentarsi agli interlocutori istituzionali, con tutta l’energia e la determinazione del suo giovane presidente, come un organismo deciso a giocare un ruolo centrale nella politica di settore.
Come? In questa fase, concentrandosi sul rilancio della funzione dell’Interprofessione – uscita indiscutibilmente malconcia dalla tribolata presidenza Battelli – attraverso il recupero della compattezza degli associati e il potenziamento della rete delle relazioni, in uno spirito di disponibilità e servizio alle istituzioni. E con le idee chiare su quelle che sono le priorità della filiera che Massimiliano Del Core (nella foto di apertura) e il consiglio di amministrazione dell’OI hanno l’onore e l’onere di rappresentare.
Il programma è sintetizzabile in queste parole: valorizzare e tutelare, da interlocutore autorevole e rappresentativo del settore, le eccellenze dell’ortofrutta italiana sui mercati, rafforzare la filiera attraverso una maggiore programmazione interna tra produzione e distribuzione, intraprendere attività di promozione finalizzate ad aumentare il “consumo consapevole” dell’ortofrutta e ridurre lo spreco alimentare. Lo spirito è quello della “task force” – l’espressione è di Del Core – in grado di condividere, interloquire, riscontrare, consultare, realizzare. Un approccio complesso, ma alla fine concreto.
Essendo un’azione di fatto al suo battesimo, ogni valutazione è prematura. Pertanto, passiamo brevemente alla cronaca. Davanti a 25 membri dell’OI Ortofrutta si sono presentati, con il presidente Del Core, l’economista Angelo Frascarelli, presidente di ISMEA, e l’esperto di politiche comunitarie Felice Assenza, attuale ispettore generale capo dell’ICQRF (l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi), tra l’altro incaricato di controllare il rispetto della recente normativa sulle pratiche sleali. Fugace presenza del sottosegretario Francesco Battistoni.

L’evento di Ortofrutta Italia al Mipaaf

Frascarelli ha rappresentato in sintesi il settore ortofrutticolo: 14 miliardi di valore della produzione agricola, 8,8 miliardi di valore del trasformato, 2,3 miliardi di saldo positivo del commercio estero. Bene così? No, il settore – ha affermato il presidente di ISMEA – può fare molto di più, l’ortofrutta è una vocazione del nostro Paese. La premessa per fare passi in avanti sono le relazioni di filiera, concorrendo insieme a raggiungere gli obiettivi. Non c’è dubbio – ha sostenuto Frascarelli – sul fatto che vada
migliorata la posizione degli agricoltori nella catena del valore, come la stessa PAC riconosce in modo specifico, anche perché l’agricoltore ha peggiorato la sua posizione. Lo strumento primario per migliorare le relazioni nella filiera per gli agricoltori è noto e passa per le OP, le AOP e certamente anche per l’Interprofessione: è l’aggregazione dell’offerta, che resta fondamentale “anche se se ne parla da sessant’anni”. L’altro strumento è favorire la trasparenza di mercato in tutte le sue declinazioni. Infine importante è la differenziazione del prodotto, con le indicazioni geografiche che giocano un ruolo a questo proposito.
Frascarelli ha dato la massima apertura alla collaborazione con Ortofrutta Italia.
Felice Assenza ha fatto l’escursus della PAC con le sue tappe fondamentali, dal disaccoppiamento agli incentivi all’aggregazione e dunque alla concentrazione dell’offerta, alla normativa sulle pratiche sleali, una direttiva che “protegge l’agroalimentare a 360 gradi, non solo l’agricoltore”. Assenza ha sostenuto che “il sistema dei controlli è parte integrante del sistema produttivo”. L’ICQRF compie 70 mila controlli annui, il 30% su prodotti di qualità tra cui il bio, e ha visto crescere le sue ampie e numerose competenze per reprimere frodi e nello stesso tempo difendere la parte virtuosa della filiera.
Quello che è venuto fuori oggi a Roma è che serve un patto di sistema, in cui l’OI e la produzione aggregata giocano un ruolo di primo piano e sono chiamate ad agire in uno spirito di stretta collaborazione. Il resto è tanta cosa e conta, ma viene dopo.
Antonio Felice

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