ROSARIO RAGO: “LA IV GAMMA HA BISOGNO DELL’INTERPROFESSIONE”

“L’unico tavolo dove la IV Gamma può trovare una quadra a questa crisi congiunturale così grave è quello dell’interprofessione. Qualche giorno fa ho incontrato il nuovo presidente dell’OI, Massimiliano Del Core, e gli ho comunicato che noi ci siamo”.

Rosario Rago, (nella foto) presidente dell’omonimo gruppo di produzione ed esportazione della IV Gamma della Piana del Sele, nonché membro di giunta nazionale di Confagricoltura, spiega la necessità di un tavolo tra player del settore per superare la crisi economica scatenata dal Covid e diventata oggi drammatica a causa del costo delle materie prime.

– Ma l’interlocutore politico per il mondo della IV Gamma non è UNAPROA che, peraltro, ha da poco registrato un passaggio di staffetta alla presidenza con la nomina di Sonia Ricci?
“Penso che il tavolo più giusto sia quello dell’interprofessione”.

Ma nell’interprofessione non c’è la sezione IV Gamma…
“In passato c’era stato un tentativo di introdurla. Ed era partita con le migliori intenzioni. A quel tavolo si sedettero anche importanti catene della GDO come Conad o Carrefour. Poi non ebbe seguito per svariati motivi. Questo non esclude, però, che il discorso possa riprendere da dove lo si era lasciato”.

– Cosa pensa della presidenza di Sonia Ricci a UNAPROA?
“Penso che sia una professionista con un curriculum di tutto rispetto, acquisito in anni di esperienza sul campo. Nello specifico, mi pare abbia davanti a sé la sfida di allargare gli orizzonti dell’organizzazione che rappresenta”.

Si riferisce, ad esempio, agli attori di vertical farming oppure alle altre associazioni di categoria?
“Vedremo gli sviluppi”.

– Cosa pensa delle grandi spinte di ricerca di valore aggiunto e verso la sostenibilità che stanno partendo dalla Piana del Sele, con investimenti in colture a residuo zero, in miglioramento dei suoli in serra, ecc.?
“Sono opportunità significative che, però, credo non si concretizzeranno a breve. Forse nel medio periodo. Il problema principale per il nostro polo produttivo è quello di trovare una varietà di rucola resistente alla peronospora. Ma fino ad ora sui semi, le sementiere hanno lavorato poco. Peraltro, in questo frangente di mercato, oltre all’aumento delle materie prime, registriamo inflazione anche sul fronte vivaistico con semi che hanno subìto un’impennata dei prezzi anche del 100%”.

– Come commenta l’esclusione del biodinamico dalla legge sul Bio, in terza e non ultima votazione, posto che in Italia le aziende che fanno IV gamma biodinamica riescono a superate l’empasse dell’erosione dei margini soprattutto sui mercati esteri, dove si registrano guadagni a doppia cifra per questa categoria di prodotto?
“Non commento. Confagricoltura ha fatto una ricerca per verificare se la biodinamica effettivamente producesse i benefici che promette e abbiamo avuto pochi riscontri concreti. Sono piuttosto scettico. Piuttosto punterei di più sul residuo zero che è migliorativo persino del biologico”.

Mariangela Latella

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