BLOCCO TIR, CAOS NEI MERCATI. MERCE AL COLLASSO

Ieri nessun prodotto agroalimentare proveniente dalla Sicilia e dalla Puglia è arrivato al Centro Agroalimentare Roma, il più grande Mercato d’Italia, e sono a disposizione prodotti in arrivo dalla Spagna, insufficienti a soddisfare l’intera domanda, e ciò porterà ad un ulteriore incremento dei costi.

Lo rende noto il CAR di Roma a proposito delle ripercussioni a causa dello sciopero degli autotrasportatori e del conseguente blocco della circolazione dei tir, che già nelle prossime ore rischia di paralizzare l’intero comparto agroalimentare italiano.

“Abbiamo disponibilità di prodotti locali, la cui distribuzione non è stata impattata dallo sciopero – commenta Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale del Centro Agroalimentare Roma – la situazione che abbiamo davanti rischia di far saltare le logiche dell’intera filiera agroalimentare. Gli agricoltori dovranno continuare a raccogliere i prodotti nei prossimi giorni, anche se non riusciranno a distribuirli. Allo stesso tempo la merce già raccolta e rimasta bloccata per lo sciopero, sarà destinata solamente ai mercati vicini e non alla grande distribuzione”. “I consumatori dovranno rinunciare ai prodotti italiani che arrivano dal Sud dell’Italia come ad esempio l’arancia”, conclude la direzione del Car.

La situazione è molto tesa anche su altri fronti. Una richiesta urgente di incontro con il governo è venuta dalle regioni: “dopo avere sentito il collega governatore della Puglia Michele Emiliano, abbiamo concordato con il presidente della Conferenza della Regioni, Massimiliano Fedriga, di intervenire sul governo nazionale: servono provvedimenti urgenti e risolutivi”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “La situazione che si sta determinando a seguito dell’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori”così il presidente Fedriga. E fortissima la preoccupazione fra le OP associate ad Unaproa (unione nazionale dei produttori di ortofrutta e agrumi) di fronte ai blocchi dei camion: “Con l’85% delle merci che viaggia su strada il blocco degli autotrasportatori sta provocando danni incalcolabili per i prodotti altamente deperibili come frutta e verdura.”Una situazione che – sottolinea Coldiretti – aggrava le già pesanti difficolta’ della filiera agroalimentare, costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia e la stessa la capacita’ di auto-approvvigionamento alimentare: in un momento di grandi tensioni internazionali con accaparramenti, speculazioni e limiti alla circolazione delle merci, con la guerra in Ucraina che soffia sui prezzi di gas e carburanti che sono destinati ad aumentare”.

Blocchi e proteste nel barese

Alcuni blocchi stradali si segnalano in provincia di Bari per le proteste degli autotrasportatori contro il caro bollette, provocando rallentamenti e impossibilità di proseguire sulla statale 16 all’altezza dello svincolo per il quartiere Poggiofranco a Bari in entrambe le direzioni di marcia, cioè verso sud (Brindisi) e verso nord e (Foggia). Code si sono verificate tra gli svincoli di Japigia e Poggiofranco. Altri blocchi anche a Cerignola, nel foggiano, nei pressi dello svincolo autostradale e sulla statale 96 nei pressi di Altamura, nel barese.

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