FRAGOLE, IN BASILICATA IL FREDDO DIMEZZA LA PRODUZIONE. ALLARME MANODOPERA

Il freddo sta condizionando la campagna fragole al Sud, a partire dalla Basilicata.

L’abbassamento delle temperature degli ultimi giorni sta creando una contrazione dei volumi d’offerta almeno del 50%, rispetto quantomeno alle aspettative iniziali per questo periodo iniziale della stagione. A confermarlo è Francesco Nicodemo, presidente dell’AOP Arcadia.

Francesco Nicodemo

“Le prime raccolte di un certo peso sono avvenute a metà febbraio (le precoci cultivar a cima radicata sono partite già a gennaio, ndr), in un contesto generale più o meno normale. La situazione è radicalmente cambiata dai primi giorni di marzo con l’arrivo di un’ondata di freddo”, afferma l’imprenditore lucano a capo della prima associazione di organizzazioni di produttori della regione. “Da alcuni giorni le temperature sono crollate, arrivando anche allo zero termico nelle ore notturne. Il clima sta influenzando negativamente la raccolta. In questo momento i volumi a disposizione sono scarsi”.

“Ad un’offerta limitata si contrappone una domanda piuttosto sostenuta. I prezzi sono buoni e le vendite corrono spedite. A mancare, invece, come detto, è il prodotto, che si presenta di buona qualità”.

Nelle aree di produzione lucane a dominare il mercato rimangono le tre fragole “regine”: Sabrosa (meglio conosciuta con il nome commerciale Candonga), che rappresenta circa il 50% delle quantità prodotte, Inspire (Matera) e Rossetta, che coprono insieme un ulteriore 20%, a cui aggiungere un altro 30% rappresentato da altre varietà.

L’incognita manodopera

All’orizzonte, intanto si profila un altro problema: la manodopera. “Per il momento, vista anche la scarsità di prodotto a disposizione, riusciamo a cavarcela”, premette Nicodemo. “Ma siamo preoccupati per il prosieguo della campagna, specialmente ad aprile, quando temo che potremo avere difficoltà a fronteggiare il previsto picco di produzione, dal momento che manca il personale impiegato per la raccolta”.

Nel frattempo, sul fronte dell’innovazione varietale, l’Aop lucana continua a testare e monitorare nuove selezioni e potenziali cultivar: “Stiamo osservando l’evoluzione di alcuni prodotti in sperimentazione su alcuni campi sperimentali per comprendere se potranno diventare varietà adatte al mercato. Puntiamo in particolare a tipologie precoci, adatte al clima mediterraneo, con ottime caratteristiche organolettiche e soprattutto resistenti e con un’ottima shelf life a scaffale, caratteristiche ormai imprescindibili nel mercato delle fragole”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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