GUERRA IN UCRAINA, A RISCHIO L’EXPORT ANDALUSO, ORTOFRUTTA COMPRESA

La guerra in Ucraina, oltre ad essere una catastrofe umanitaria, è un colpo all’economia globale, compresa quella andalusa.

Secondo i dati di Extenda, le imprese andaluse hanno venduto merci per un valore di 250 milioni di euro e hanno comprato merci per 700 milioni di euro in Russia e Ucraina.

Nel 2021, l’Andalusia ha esportato 201,9 milioni di euro di valore in Russia, con un aumento del 99,2% in quell’anno. Il boom si spiega con il fatto che la metà delle vendite (108,7 milioni, 53,9%) sono stati minerali metalliferi, scorie e ceneri, materie prime che hanno conosciuto un significativo aumento del prezzo.

Verdure, ortaggi e frutta sono state esportate per un valore di 28 milioni (14,1%), olio (17,4 milioni, 8,6%), prodotti di fonderia (17,7 milioni, 6,3%) e semi e frutti oleosi e vari (10,2 milioni, 5,1%). Ci sono più di 500 aziende andaluse che attualmente fanno affari in Russia.

Le importazioni delle imprese andaluse dalla Russia hanno raggiunto un valore di 517,8 milioni di euro.

Ucraina

Le imprese andaluse hanno venduto beni per 46,9 milioni di euro all’Ucraina e comprato per 184,8 milioni di euro. I prodotti più esportati sono combustibili e oli minerali (19 milioni, 40%), ortaggi e frutta (7 milioni, 15%), semi e frutti oleosi (6 milioni, 13,1%), olio (2,4 milioni, 5%) e fertilizzanti (1,7 milioni, 3,8%).

L’olio di girasole, 122 milioni, 66%, è la base delle importazioni andaluse dall’Ucraina, seguito da cereali (41 milioni, 22,3%), fertilizzanti (6 milioni, 3,5%) e prodotti chimici organici (3,6 milioni, 2,2%).

Nessuno dei due Paesi è un mercato di primo piano per l’Andalusia, e i meno di 250 milioni di euro di esportazioni verso entrambi rappresentano una piccola percentuale di un commercio estero totale di 34.551 milioni di euro, l’anno scorso. Ma l’interruzione delle relazioni commerciali danneggerà le imprese e i settori andalusi. L’Andalusia è il quinto esportatore spagnolo verso la Russia e l’Ucraina.

Energia e agricoltura

I problemi potrebbero avere più a che fare con la fornitura di materie prime strategiche, dato che in entrambi i casi la bilancia commerciale è sfavorevole all’Andalusia, che vende 200 milioni di euro alla Russia e 46 milioni di euro all’Ucraina, e vi compra rispettivamente 517 milioni e 184 milioni di euro di merci.

C’è più preoccupazione per l’aumento globale dei prezzi del carburante e del gas, che sono fondamentali per le esportazioni della Russia nel mondo.

(fonte: El Economista; Portafruticola)

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