BIO, MONOPORZIONI, RADICCHIO: LA STRATEGIA DI CULTIVA PER RILANCIARE

Cultiva punta sulla distintività, consolida l’impegno sul fronte “green” e amplia la gamma con un occhio di riguardo per il bio: ha avuto molto di cui parlare lo staff dell’azienda, presente in forze nei giorni scorsi a Marca byBolognafiere nello stand “capitanato” dal presidente Giancarlo Boscolo Sesillo.

Novità assoluta lanciata nella due giorni emiliana, il radicchio di Chioggia IGP disponibile nella busta da 90 grammi in polipropilene, 100% riciclabile, realizzata riducendo del 16% l’impiego di plastica. Un prodotto tagliato a julienne, così da poter essere agevolmente consumato in insalata oppure “inserito” come valore aggiunto in preparazioni culinarie.

“Puntiamo molto sul monoporzione che è sinonimo di zero sprechi – ci ha raccontato a Marca il direttore generale di Cultiva Massimo Bragotto – anche nell’ottica di assecondare i diversi gusti in tema di insalate in busta che si riscontrano all’interno del singolo nucleo familiare”.

Oggi le referenze in formato porzione singola sono sette, sei delle quali della linea Bio 4.0 Cultiva: rucola, valeriana, lattughino, iceberg e carote, carote julienne e misticanza cui si aggiunge ora, appunto, il radicchio.

“Soprattutto nel bio, che per noi vale il 25% del fatturato, il monoporzione, ha il pregio di tenere bassa la battuta di cassa, cosa che in tempi di crisi economica e inflazione aiuta a spingere la rotazione a scaffale”, la considerazione di Bragotto.

Sostenibilità, riconoscibilità, gestione della filiera, innovazione sono i capisaldi che ispirano Cultiva. L’azienda ha avviato un processo di rafforzamento della corporate Identity per essere sempre più protagonista in un mercato nel quale in passato aveva svolto quasi esclusivamente il ruolo di copacker, ruolo che comunque mantiene e rimane assolutamente strategico.

“Posizionamento e identità del brand sono oggi cruciali, la nostra linea di prodotto caratterizzata da colori vivaci e impattanti è pensata in funzione del piano di marketing strategico” ha spiegato a Bologna Irene Paladino, direttrice marketing e comunicazione di Cultiva. Passa da qui anche il refresh dell’immagine digitale, la presenza sui social, l’imminente lifting di forma e di sostanza del sito internet.

Cultiva sta crescendo in Italia e va molto bene negli Stati Uniti, ma l’esplosione dei costi preoccupa: “Temo che nei prossimi mesi la situazione sia destinata a peggiorare – sottolinea Bragotto – la IV Gamma è debole e sarà necessario rivedere la filiera dei costi da monte a valle; il settore ortofrutticolo da solo non può contenere l’inflazione”.

Nel biologico la competizione è meno accentuata: è anche per questo che Cultiva spinge su un segmento in cui l’innovazione è essenziale per non restare intrappolati nella crisi attraversata da parte del mondo dell’organic.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

Nella foto di apertura, da sinistra, Bragotto e Boscolo Sesillo

 

(fonte: Freshcutnews.it)

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.