POMODORO DA INDUSTRIA, PRINCES RECUPERA IL 100% DEGLI SCARTI

Nel 2021 Princes Industrie Alimentari ha destinato a riciclo o riutilizzo il 100% (più precisamente il 99,96%) di bucce e semi di pomodoro, di sterpaglie oltre che dei legumi non idonei ad essere trasformati, destinandoli alla produzione di biogas e prodotti per la zootecnia.

Nel contesto delle iniziative di sostenibilità ambientale, l’azienda ha inoltre recuperato anche la totalità di sabbia, terriccio e pietre che normalmente accompagnano i pomodori dopo la raccolta nei campi, insieme con gli scarti di depurazione delle acque destinandoli alla produzione di fertilizzante agricolo e agli impianti di compostaggio locali.

Questi sono i risultati delle iniziative di economica circolare lanciate dall’azienda – la società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro – nel corso degli scorsi anni per misurarne l’impatto positivo sull’economia della Capitanata.

Un impegno che evidenzia il contributo della filiera del pomodoro Made in Italy per reinserire nel sistema economico del Paese materia non utilizzabile ma perfetta per azioni di riciclo. L’Italia, come evidenziano il Circular Economy Network e l’ENEA, è il primo paese in Europa per gli indicatori più importanti di circolarità con un tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo del 21,6% (rispetto al 12,8% dell’UE).

“Un modello di produzione basato sull’economia circolare rappresenta l’unico sistema per consentire alle generazioni future di godere delle stesse risorse di cui godiamo oggi e restituire al territorio quanto ci offre quotidianamente in termini di materie prime. Il settore dell’agroalimentare, in questa direzione, deve svolgere un ruolo attivo per ridurre la propria impronta ambientale e valorizzare quante più risorse possibili nell’ottica di raggiungere una vera transizione ecologica.” ha commentato Gianmarco Laviola (nella foto), Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari.

Princes ha da tempo avviato diversi progetti innovativi e ad alto impatto con l’obiettivo di generare benefici sull’ambiente, tutelando le principali risorse coinvolte nella lavorazione del pomodoro. Tra questi, ad esempio, l’implementazione della piattaforma Ecofert, insieme all’Università di Foggia, che “guida” i produttori nelle pratiche agricole permettendo la riduzione del consumo di acqua da irrigazione (-25%) e di azoto (-6%) così come l’utilizzo del sistema Trapview© per la riduzione dell’utilizzo dei pesticidi (-25% dei trattamenti) presso tutti i nostri fornitori.

PIA ha inoltre introdotto per i propri multipack un cartoncino composto da miscela di fibra vergine riciclata che, essendo ad incastro, non prevede l’uso di plastica, colla o altro materiale chimico adesivo.

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