NON SOLO POMODORI, FRI-EL SPERIMENTA PAPAYA, MANGO, ZENZERO E CURCUMA

Trentuno ettari di serre, 220 chilometri di luci led per la produzione invernale, un sito produttivo a pieno ritmo 365 giorni l’anno, 70% di risparmio di superficie, 70% di risparmio idrico: sono solo alcuni dei dati virtuosi che caratterizzano l’attività di Fri-El Green House, azienda tra i leader nella produzione di pomodori, a marchio H2Orto, tramite coltura idroponica hi-tech.

L’azienda è nata nel 2015 con una superficie di 1,5 ettari e si è estesa fino a contare nel 2022 ben 31,1 ettari di serre. Il piano aziendale prevede di arrivare a 60 ettari.

Non solo pomodori: “Amplieremo la varietà dei prodotti”

“Il fatturato dal 2015 ad oggi è stato in forte aumento – dichiara Florian Gostner (nella foto), CEO di Fri-El Green House, tra l’altro Protagonista del Corriere Ortofrutticolo nel 2021 e che sarà premiato a Roma il 27 maggio prossimo nell’evento dedicato ai Protagonisti. Ciò è dovuto alla crescita della superficie produttiva e al passaggio da prodotti di massa (pomodoro a grappolo classico) a prodotti premium (pomodoro cocktail, datterino e ciliegino)”. L’azienda da 13 milioni di euro di fatturato del 2020 stima per il 2022 un valore di 31 milioni di euro e una produzione di 13.000 tonnellate di pomodori. “Amplieremo la varietà di prodotti – annuncia Gosner. “Stiamo sperimentando la coltivazione di papaya, mango, zenzero e curcuma. La nostra prossima sfida è il raggiungimento della transizione energetica entro il 2025. Vogliamo diventare indipendenti dai combustibili fossili e rendere il bilancio di CO2 pari a zero dal punto di vista energetico”. In tal senso sono inoltre già in fase di attuazione ulteriori progetti, come l’installazione di un impianto geotermico e sistemi agro-fotovoltaici, col fine di raggiungere appunto una produzione con un bilancio di emissioni nocive in negativo entro i prossimi tre anni.

“Grandi soddisfazioni dalle varietà Cocktail e grappolo premium”

L’amministratore di Fri-El illustra inoltre i risultati che stanno offrendo le diverse tipologie di pomodoro: “Partendo dalla base del pomodoro a grappolo, che rimane in generale una delle referenze più richieste, abbiamo avuto grandi soddisfazioni con le varietà cocktail e pomodoro a grappolo premium. Per quanto riguarda la tipologia del pomodoro cocktail parliamo di un pomodoro a bacca tonda con circa 30-40 millimetri di diametro, con uno stato zuccherino tra i 5 e i 5,5 gradi brix e una lunga conservabilità. Ha trovato molto spazio negli scaffali dei principali supermercati italiani ed esteri. Stessa cosa si può dire delle varietà del gruppo pomodoro premium, con bacche leggermente più piccole di quelle tradizionali, ma con un gusto più dolce e saporito. Anch’esso ha raccolto ampi consensi nella grande distribuzione italiana, facilitato dal packaging con un contenuto netto di 500 grammi”.

Florian Gostner

Sulle novità di prodotto Gostner ricorda il recente lancio della varietà Strabena, pomodoro ramato con bacche da 20-25 grammi, con un alto grado zuccherino da 7 a 9 gradi brix, “con un sapore veramente particolare in termini di dolcezza. Questa varietà ci ha dato grosse soddisfazioni in alcuni mercati esteri e siamo certi che in breve tempo conquisterà anche il mercato interno”.  

Sulle richieste del mercato “grande attenzione viene prestata alla certificazione Nickel Free, in quanto è sempre in aumento la richiesta da parte della GDO/DO di questa certificazione per sopperire ai consumatori intolleranti al nickel. Siamo stati tra i primi a produrre pomodoro a grappolo certificato Nickel Free in Italia, riscontrando una continua crescita della domanda a doppia cifra su base annua”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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