Si chiama Fioretto ed è l’ultima novità in casa Valfrutta Fresco, presentata in questi giorni al Macfrut di Rimini.
È una brassicacea, in particolare un cavolfiore, ma che per caratteristiche e gusto ha ben poco a che vedere con l’ortaggio che conosciamo. “In termini estetico-morfologici ha una ramificazione delle infiorescenze che lo distingue dal cavolfiore classico, mentre sotto il profilo organolettico è particolare per la sua dolcezza. Inoltre, aspetto non poco rilevante, non odora in fase di cottura”, spiega al Corriere Ortofrutticolo Davide Drei (nella foto) dell’ufficio commerciale di Valfrutta Fresco.
Questo nuovo lancio rappresenta il punto di arrivo di un progetto che parte da lontano: Fioretto è un marchio di Tokita, breeder giapponese che ha selezionato e sviluppato questa tipologia di cavolfiore e le cui produzioni sono caratterizzate da una certa esoticità che, in questo caso, si traduce in una particolare delicatezza al palato.
“Abbiamo cominciato a lavorarci qualche anno fa – aggiunge il manager – e oggi la produzione è stabile, sebbene contenuta, grazie ad alcuni campi in Sicilia in coltura protetta. Finalmente siamo arrivati alla commercializzazione: il nostro cavolfiore sarà disponibile in Grande Distribuzione da novembre 2022 con una proposta di prima gamma evoluta, in vaschette da 300 grammi in cartoncino e flow pack. Ora però la sfida che ci si pone davanti è grande, ovvero far conoscere Fioretto al consumatore e farne capire le caratteristiche. Per riuscirci bisogna farlo assaggiare”.
“Abbiamo cominciato a lavorarci qualche anno fa – aggiunge il manager – e oggi la produzione è stabile, sebbene contenuta, grazie ad alcuni campi in Sicilia in coltura protetta. Finalmente siamo arrivati alla commercializzazione: il nostro cavolfiore sarà disponibile in Grande Distribuzione da novembre 2022 con una proposta di prima gamma evoluta, in vaschette da 300 grammi in cartoncino e flow pack. Ora però la sfida che ci si pone davanti è grande, ovvero far conoscere Fioretto al consumatore e farne capire le caratteristiche. Per riuscirci bisogna farlo assaggiare”.
Ma Tokita e ValFrutta Fresco non perdono tempo: i test commerciali sono già in essere, e continueranno ancora per circa un mese, sia in GDO che nello specializzato. E non mancano i test per il canale Horeca e nei ristoranti di livello. “I risultati ottenuti sono stati più che positivi, soprattutto tra chef, di cui uno stellato, che lo hanno già inserito in menù”, conclude Drei.
Chiara Brandi
