ABAFOODS, 20 MILIONI DI EURO PER UNO STABILIMENTO 4.0 LEADER NELLE BEVANDE VEGETALI

Un investimento di 20 milioni di euro per consolidare la posizione  ai vertici del settore delle bevande vegetali: Abafoods, azienda italiana leader e tra i principali produttori in Italia e in Europa ha annunciato ieri, in un evento rivolto a stampa e autorità, l’ampliamento e l’efficientamento dello stabilimento rodigino di Badia Polesine (l’altro è insediato a Viadana, nel Mantovano), ora fortemente orientato alla sostenibilità, al rispetto e protezione della natura e della biodiversità.

Dalla produzione di energia alla gestione delle risorse idriche, Abafoods, certificata B-Corp dal 2018, ha implementato soluzioni e tecnologie che minimizzano l’impatto sull’ambiente, garantendo elevati standard di qualità e sostenibilità.

Grazie all’introduzione di una quinta linea, Abafoods dispone oggi di una capacità produttiva di oltre 120 milioni di litri di bevande vegetali per anno, ottenute in Italia e distribuite a marchio proprio e di terzi sul mercato internazionale.

Un momento della presentazione di ieri a Badia Polesine. In apertura, i vertici europei e italiani della società

In ordine d’importanza, le materie prime più utilizzate sono riso (3.800 tonnellate l’anno) soia e cocco (2.400 tonnellate annue ciascuna), avena (2.100) e mandorla (930 tonnellate, in forte ascesa sul mercato nazionale).

Nel settore del canale specializzato, healthy food store, Abafoods SRL è leader di mercato con il marchio IsolaBio, venduto in esclusiva nel circuito EcorNaturasì. Altro marchio commercializzato nella GDO è Bjorg. E attraverso nuovi prodotti in fase di test sta entrando con sempre maggiore decisione nelle catene non specializzate.

Parte del gruppo Ecotone, leader in Europa nella produzione di alimenti biologici e sostenibili, Abafoods organizza la coltivazione di cereali, legumi e frutta secca per l’approvvigionamento e la lavorazione di oltre 35 varietà per offrire il gusto italiano in oltre 45 Paesi in tutto il mondo.

Il quartier generale polesano ingloba un Centro per la Ricerca e Sviluppo delle Bevande Vegetali interno all’azienda a garanzia della qualità delle materie prime e del prodotto finale.

“Quindici anni fa – ha raccontato Simone Salvioni, marketing director di Abafoods – abbiamo scelto di diventare agricoltori tramite la nostra società agricola La Goccia attraverso cui coltiviamo oltre 4.500 ettari di terreno in Italia. Una svolta che ha rappresentato il primo passo verso la costituzione di una filiera biologica e controllata: oggi questo percorso viene confermato con il progetto di rinnovamento e ampliamento del nostro stabilimento produttivo di Badia Polesine, che rende il sito ancora più sicuro, controllato e sostenibile in ogni passaggio”.

“L’innovativo sito produttivo italiano di Abafoods rappresenta un pilastro di fondamentale importanza strategica per la crescita del gruppo Ecotone e per continuare il nostro percorso di affermazione come leader in Europa nella produzione di alimenti biologici e bevande vegetali”, ha spiegato Christophe Barnouin, chief executive officer Ecotone. “Ad oggi in Italia coltiviamo materie prime e produciamo referenze che vengono esportate in tutto il mondo, raccontando così non solo la storia di un’azienda attenta alla qualità sull’intera filiera, ma impegnata anche nella valorizzazione delle eccellenze locali”.

La società utilizza per il confezionamento cartoni provenienti da foreste gestite in modo responsabile, un tappo certificato OK biobased e si affida a un innovativo impianto di cogenerazione, che consente di recuperare energia dai processi produttivi e di utilizzare di conseguenza energia intelligente.

Attraverso un sistema idrico a ciclo completo, l’acqua utilizzata viene sottoposta ad analisi periodiche per soddisfare specifici standard chimici, fisici e microbiologici, mentre l’acqua di lavaggio industriale subisce una depurazione con fanghi attivi prima di essere rilasciati nelle acque superficiali per scopi agricoli, chiudendo il ciclo con il terreno.

Per l’investimento di 20 milioni, la società ha potuto beneficiare del Piano nazionale Industria 4.0.

Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

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