ZANI LANCIA GILDA “LA SANGUIGNA”, NETTARINA A POLPA ROSSA. IL PUNTO SULLA STAGIONE ESTIVA

Una nuova nettarina rossa, “sanguigna”, con un gusto dal sapore antico. La novità arriva da Granfrutta Zani che lancia Gilda, varietà di nettarina a polpa rossa.

Un nome che richiama inequivocabilmente l’omonimo film noir del 1946 con protagonista la “rossa” Rita Hayworth.

“Con Gilda – spiega Alessandro Zani, titolare del gruppo ravennate – vogliamo tornare al gusto classico della nettarina, succosa e dal gusto equilibrato e accattivante, con un grado brix superiore alla media. Dopo una serie di test siamo pronti con le prime produzioni effettive”. Si parte quest’anno con dieci ettari, coltivati in via sperimentale in Emilia Romagna, per una produzione stimata attorno alle 300 tonnellate. Si tratta di sei varietà, simili per caratteristiche, ma che consentono di estendere il calendario produttivo dal 15 luglio fino al 20 settembre, dando continuità di produzione. “Siamo convinti che Gilda ci possa regalare grandi soddisfazioni, sebbene rimarrà una nicchia di mercato, ma importante. Puntiamo ad allargare la coltivazione con ulteriori ettari investiti”.

Gilda deriva dalla cultivar francese Nectavigne, caratterizzata appunto dall’evidente colore rubino della buccia, la caratteristica polpa violacea, rossiccia, e il potente aroma agrodolce. La sua buccia a lentiggini pigmentate le garantisce un alto contenuto zuccherino.

Zani fa poi il punto sulla stagione, confermando come, dalle previsioni, per la frutta primaverile ed estiva si preveda un ritorno alla normalità, sebbene non manchino problemi legati alla siccità.

Albicocche

“Sulle albicocche è prevista una produzione altalenante a seconda delle tipologie: le previsioni generali parlano di un aumento del 15-20% sullo scorso anno, scarsissimo in quantità, quando a soffrire maggiormente erano state le varietà autosterili. Mentre le autofertili, più produttive, torneranno alla normalità. Ad ogni modo siamo sotto di un 25-30% in quantità rispetto al 2019, annus horribilis, con prezzi bassi e qualità scadente”.

“Per quest’anno sulle albicocche prevediamo volumi inferiori alla media e buona qualità, con un ritardo di una settimana. Le prime produzioni in Romagna sono previste tra la prima e la seconda settimana di giugno”.

Pesche

“Sulle pesche – aggiunge l’imprenditore emiliano romagnolo – c’è un ritardo produttivo di una settimana, dieci giorni. Speriamo che nella seconda e terza settimana di giugno non ci sia un accavallamento produttivo con il Sud, dove la stagione si prevede regolare. Speriamo nella corretta gestione agronomica da parte dei produttori, che devono eseguire diradi corretti per avere pezzautre adeguate. Servono infatti calibri sostenuti per offrire valore al prodotto”.

Metis

Zani si sofferma poi su Metis, l’ormai noto brand che identifica il frutto nato dall’incrocio tra susina e albicocca, e commercializzata in Italia in esclusiva da Granfrutta Zani e da Minguzzi per 230 ettari complessivi (160 Zani e circa 70 Minguzzi). “Il 2022 sarà l’anno della verità. La varietà ha sofferto a causa del gelo nel 2020 e 2021, segnando rispettivamente un -90% e un -50% di volumi. Quest’anno partiranno nuovi impianti in produzione, che si attesta regolare. C’è un certo ottimismo. La prima varietà Metis è attesa per il 30 giugno, con le più tardive in arrivo nella prima decade di ottobre. Puntiamo ad arrivare con le vendite fino a Natale. È un mercato di nicchia ma in grado di generare valore”.

Alessandro Zani

Kiwi

Sul kiwi, Zani giudica sofferta la campagna 2021-22 a causa delle gelate che hanno ridotto le quantità fino al 40%. “A questo ha fatto da contraltare l’abbondante e sempre più temibile produzione greca, sopra le aspettative iniziali. La concorrenza ahimé non è quindi mancata. La guerra in Ucraina ha inoltre generato un ulteriore invasione del prodotto greco sui mercati europei, mentre il prodotto destinato all’Egitto è stato penalizzato dalla burocrazia locale. L’aumento dei costi generali ha chiuso il cerchio su un’annata molto complessa”.

Pere e mele

Quella scorsa è stata un’annata balorda anche per le pere, soprattutto a causa del gelo e della maculatura bruna. “Inoltre abbiamo avuto poca qualità e volumi in calo fino all’80%”, sottolinea Zani. “La prossima campagna però ci si aspetta una risalita, con produzioni importanti. Sul fronte export sia per le pere che per le mele ci sarà da lottare. Il rischio di un’invasione delle mele polacche, a causa delle guerra, è dietro l’angolo. All’estero dobbiamo però insistere puntando sul Made in Italy e la qualità superiore”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.