TERRA ORTI INVESTE SUL CARCIOFO DI PAESTUM: IN ARRIVO DUE NUOVE SELEZIONI VARIETALI

Terra Orti, la più grande OP della Campania, è pronta a mettere a dimora, entro l’anno, due nuove selezioni varietali del carciofo tondo di Paestum.
Sono frutto della collaborazione con le università e con gli enti di ricerca del territorio e puntano ad incrementare la resa produttiva di questa eccellenza tipica campana di modo da creare valore per i produttori e spingere all’espansione della base associativa del Consorzio di tutela del Carciofo tondo di Paestum IGP.
Ne parliamo con Alfonso Esposito (nella foto), presidente dell’Organizzazione di produttori campana, in un’intervista esclusiva per il Corriere Ortofrutticolo.
– Quali novità avete lanciato nell’ultima stagione fieristica?
“Stiamo lanciando un programma di valorizzazione e promozione del carciofo tondo di Paestum IGP. Una coltura tradizionale del nostro territorio che stava perdendo appeal a favore di altre colture ritenute più redditizie, come quelle di IV gamma, a causa della progressiva compressione dei margini di guadagno per i coltivatori”.
– In cosa consiste questo piano di valorizzazione?
“Stiamo iniziando a realizzare dei prodotti trasformati che abbiamo presentato a Cibus: la birra e il liquore al carciofo di Paestum IGP. Ma si tratta ancora di prodotti di nicchia. Lo stesso carciofo di Paestum IGP, rappresenta solo il 10% della nostra produzione. Contemporaneamente, stiamo coltovando già quattro-cinque nuove selezioni varietali e stiamo per lanciarne due nuove”.
– Può darci qualche numero relativamente alla superficie coltivata e all’IGP?
“Attualmente, in Campania, si coltivano circa 2mila ettari di carciofo tondo di Paestum. Solo il 10 percento di questi areali sono aggregati nel quadro del Consorzio IGP. L’obiettivo, con lo sviluppo di nuove varietà che puntano a preservare la qualità ed aumentare la resa produttiva, è quello di arrivare a raddoppiare la base aggregata nel quadro dell’IGP e passare da 200 a 450-500 ettari associati entro breve”.
– Quando metterete a dimora le nuove selezioni varietali che hanno superato i test in campo?
“Entro l’anno pianteremo i primi seminativi delle nuove due selezioni. Consideri che il carciofo è una pianta pluriennale per cui prima di vedere gli effetti positivi sul reddito, bisognerà attendere il primo raccolto. Parallelamente a quanto accade in Regione, anche nella nostra OP, il carciofo rappresenta una nicchia rispetto al totale dei volumi che generano un fatturato annuo complessivo di circa 100 milioni di euro. Tuttavia l’obiettivo è incrementarne la quota anche grazie all’agricoltura 4.0 per implementare le tecniche di coltivazione con le nuove tecnologie. Stiamo aspettando che escano i bandi del nuovo PSR per proporre dei piani di investimento sull’innovazione”.
Mariangela Latella

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.