SI SBLOCCA L’ITER PER ESPORTARE LE PERE ITALIANE IN CINA

Si sblocca l’iter per l’export delle pere italiane in Cina. Ad annunciarlo, venerdì sera, nel corso dell’evento “Protagonisti dell’Ortofrutta italiana” che si è tenuto a Roma, a Cinecittà, è stata Simona Rubbi, Responsabile Relazioni Internazionali ed Istituzionali di CSO Italy, la quale, tra l’altro, nella stessa serata, ha vinto l’Oscar dell’Ortofrutta italiana assieme alla collega Giulia Montanaro, International Relations Officer di Assomela.

Dopo due anni di stallo, a causa anche della pandemia che ha di fatto bloccato le procedure, riparte il percorso burocratico e procedurale avviato nel lontano 2017, per consentire agli operatori italiani l’esportazione delle pere nel Paese della Grande Muraglia, finora precluso all’Italia.

Simona Rubbi

“Le trattative si sono riaperte – ha rivelato Rubbi, spiegando come ora il prossimo passaggio della procedura preveda l’arrivo in Italia degli ispettori cinesi per le verifiche e i controlli delle produzioni e dei siti da dove in futuro partirà la merce.

In un secondo momento verrà redatta una proposta di protocollo su cui successivamente ci potranno essere ulteriori proposte di osservazioni o modifiche. Dopo l’ultimo via libera si potranno quindi iniziare ad esportare le pere italiane in Cina. Le tempistiche sono ancora tutte da definire, anche se nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori novità.

CSO Italy e Assomela, ognuno con le proprie competenze, stanno lavorando in sinergia anche per sbloccare l’export di altri prodotti ortofrutticoli italiani in Paesi strategici. Nello specifico prosegue l’iter sulle mele in Cina; mele e pere in Messico e Stati Uniti; kiwi, pere e uva da tavola in Thailandia; kiwi e poi pere in Vietnam; mele, kiwi e uva in Perù; pere in Ecuador; kiwi, pesche e nettarine e susine in Israele.

Emanuele Zanini

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