CONSERVAZIONE DELLE PERE, I DATI CONFERMANO L’EFFICACIA DI XEDAFIN

Cedax SRL, licenziataria del gruppo Internazionale Xeda International, leader nel settore di tecnologie post-raccolta, ha sviluppato un innovativo rivestimento naturale applicabile per termo-nebulizzazione direttamente in cella frigorifera.

Xedafin, come sottolinea l’azienda, rappresenta un passo avanti nell’impegno pluridecennale di Cedax nel fornire le più innovative soluzioni volte a prolungare la durata di conservazione dei prodotti ortofrutticoli, ridurre gli sprechi alimentari e offrire esperienze alimcedaxentari superiori ai consumatori.

Nello specifico, è stato pensato per rispondere alle problematiche del settore Italiano delle pere, in forte difficoltà negli ultimi anni. Il progetto è nato per proteggere le pere dal repentino imbrunimento dovuto ai danni meccanici di lavorazione, fenomeno che riguarda in primis la regina delle pere: l’Abate Fetel. I più comuni rivestimenti vengono applicati in linea di lavorazione o prima della fase di confezionamento dove il frutto ha già subito gli stress meccanici responsabili degli imbrunimenti.

L’innovazione è stata quella di portare nelle mani dei clienti un prodotto applicabile in cella frigorifera tramite aerosol. Xedafin non ha bisogno dell’acqua per essere applicato, rendendo molto più efficiente per il cliente la modalità con cui si interviene.

Oltre ad un effetto diretto sul controllo dei danni meccanici, sottolinea l’azienda, ha dimostrato un’efficacia secondaria nell’avvizzimento, nel calo peso e nell’implementare le performance dei prodotti utilizzati per il controllo del riscaldo. L’efficacia di Xedafin è stata testata attraverso lo svolgimento di precisi protocolli su più di 20.000 tonnellate di pere nel triennio 2019-2021; lavorando il frutto direttamente a freddo all’uscita della cella frigorifera, e quindi soggetto al massimo livello di stress, sono state evidenziate nette performance dopo 150 giorni di conservazione.

Per rendere l’epidermide del frutto più elastica e più resistente ai danni meccanici, prima della fase di lavorazione, viene effettuata una fase di “acclimatamento” che consente l’aumento della temperatura esterna del frutto. Tale procedura comporta un aumento di lavoro nella movimentazione della frutta all’interno del magazzino che di fatto con Xedafin viene evitata.

Il prodotto deve essere applicato tramite aerosol immediatamente dopo la chiusura della cella frigorifera e del trattamento anti-riscaldo e va ripetuto ogni 60-70 giorni in base al tempo di conservazione e alla tipologia di atmosfera utilizzata.

Xedafin può essere impiegato su qualsiasi frutto; nella stagione 2021 sono stati ottenuti risultati positivi con prove ufficiali su mele volte al contenimento del LBD (lenticellar-break-down) e dei fenomeni legati alla senescenza. Nel 2022 verranno svolti marketing test anche su susine.

Non è un agrofarmaco né un prodotto specifico anti-riscaldo, è un fisico protettivo privo di residuo a base di componenti alimentari autorizzati dalla legislazione Europea (Regolamento (CE) n. 1333/2008) dal FDA (21CFR Food Additive & GRAS substances regulations) e dal CODEX FCC 12 Food Additives List.

“Cedax sta inserendo a portfolio ormai da 6-7 anni prodotti esclusivamente naturali o privi di residuo e tecnologie che permettono di utilizzarli al meglio con il minimo spreco”, fa presente il country manager di Cedax Andrea Bosi (nella foto di apertura).

“Xedafin – aggiunge – ha mostrato ottime performance in tre anni di prove ufficiali dove abbiamo trattato circa 20.000 tonnellate con efficacia vicino al 100% per la protezione dai danni meccanici e ottimi dati per il contenimento del calo peso, mantenimento della freschezza del frutto e implementazione dell’efficacia dell’1-MCP sul controllo del riscaldo superficiale. Inoltre, con Xedafin, il cliente può lavorare il frutto direttamente all’uscita dalla cella riducendo i costi di movimentazione merce in magazzino e rendendo più efficiente la fase di lavorazione”. 

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