POMODORO, AL CENTRO SUD ANCORA NESSUN ACCORDO SUL PREZZO: LA POSIZIONE DELLE OP

La maggior parte delle OP del Centro Sud del settore del pomodoro per affrontare le problematiche della campagna di quest’anno.

Come riferisce Italia Ortofrutta, le OP, pur comprendendo le motivazioni riportate nella circolare Anicav dell’8 giugno scorso, ribadiscono alla parte industriale che i costi di produzione del pomodoro da avviare alla trasformazione sono aumentati. “Quanto asserito dalla parte agricola risulta confermato e certificato dalla stessa ISMEA che in una sua pubblicazione rappresenta incrementi di costo agricolo di un 25% rispetto alla scorsa campagna”.
“Non risulta possibile condividere la proposta fatta da Anicav circa i prezzi suggeriti alla propria base sociale. Le OP presenti dopo ampio dibattito e approfondite considerazioni hanno convenuto che la propria proposta di prezzo iniziale risulta congrua e legittima ma nello spirito ancora una volta dimostrato di concorrere a una condivisione delle reciproche esigenze (agroindustriali) hanno espresso una sofferta volontà comune di individuare un prezzo per la contrattazione, imprescindibile, di 130 euro a tonnellata per il pomodoro tondo; 140 euro per tons per il pomodoro da pelato; 220 euro/ton per il pomodorino. Per il pomodoro da produzione biologica richiesto una maggiorazione del 30%.
Questa posizione – concludono le OP – è assolutamente immodificabile, proponendo un ulteriore ultimativo incontro al fine di condividere una linea comune con il mondo industriale per l’imminente campagna”.

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