RESIDUO ZERO, IL RUOLO CHIAVE DELLA GDO

In merito alla notizia di Natalino Gallo (nella foto) che su GreenPlanet.net afferma come fare Residuo Zero sia ancora più complesso del biologico, notizia ripresa anche dal Corriere Ortofrutticolo e sul profilo Linkedin del direttore Lorenzo Frassoldati, oltre a numerose visualizzazioni, non sono mancati i commenti.

Roberto Chiesa, direttore commerciale di Romagnoli, fa i complimenti all’imprenditore calabrese: “Ha riassunto in poche parole la sintesi del concetto Residuo Zero. Prodotto sicuro e certificato accessibile a tutti. Adesso serve la discesa in campo della distribuzione”, osserva il manager emiliano romagnolo.

Giovanni Glioti, esperto del settore, afferma: “La prima importante differenziazione deve essere fatta a livello di prezzo. Nella GDO l’integrato non può costare come il Residuo Zero, così si rischia di confondere le idee al consumatore”.

L’imprenditore agricolo Luigi Forte lamenta come “molti sforzi vengono fatti da parte degli agricoltori che poi svaniscono quando il cibo coltivato per la salute e per la vita, viene venduto. Non si cerca il valore ma il prezzo più basso. Ma ci stiamo arrivando”.

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