“PROGRAMMAZIONE E PROMOZIONI IN GDO, NELL’ORTOFRUTTA CAMBIARE SI PUÒ: ECCO COME”

Come sta procedendo il mercato di melone e angurie e quali sono le aspettative per il prosieguo della campagna? Lo abbiamo chiesto a uno dei principali player di mercato, AOP Mantuafruit, di cui fa parte anche OP Francescon. “In generale il trend è abbastanza soddisfacente, non si sono registrati particolari momenti di sovrapproduzione”, fa presente Alessio Orlandi, direttore commerciale dell’AOP. “Il bacino produttivo italiano è il punto di riferimento per tutta Europa a causa dei noti problemi climatici avuti in Spagna”.

Da un lato l’aumento dei costi fissi e una concorrenza pressante, dall’altro le richieste di una GDO sempre più selettiva e con cui è spesso difficile programmare: qual è la ricetta per garantire sostenibilità economica alle aziende produttrici di meloni e angurie? “L’aumento oggettivo dei costi – risponde Bruno Francescon, presidente dell’OP – non viene riversato sulle vendite perché siamo consci dell’invariato potere d’acquisto delle famiglie. Anche la GD subisce un aumento dei costi e questo si traduce in una contrazione della marginalità su tutta la filiera”.

Ecco allora, sottolinea Francescon, che “solamente le aziende ben strutturate potranno reggere in questo difficile periodo; ci sarebbero molte ricette da poter mettere in campo per poter migliorare tutto il sistema, a partire da una programmazione seria che esuli dal modo di operare attuale, vale a dire ordini sul venduto. Servirebbe poi uniformare le referenze, che garantirebbe anche un più snello lavoro di magazzino con conseguente contenimento dei costi. Infine, l’ordine ad unità minima di un pallet consentirebbe un efficientamento logistico sia economico che di sostenibilità ambientale”.

C’è poi l’annoso tema delle promozioni nei punti vendita: “Quelle scriteriate, programmate con due mesi di anticipo – riprende Alessio Orlandi – sarebbero da eliminare perché fanno perdere margini sia al produttore che al distributore. Sarebbe interessante poter proporre di bandire i volantini e creare un angolo della frutta in cui sia il produttore stesso a proporre le referenze da inserire. Si otterrebbe un triplo vantaggio: per il consumatore frutta buona ad un prezzo competitivo; marginalità al retailer; uno sbocco importante al produttore che venderebbe il prodotto in eccedenza”.

Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

 

Nella foto da sinistra Alessio Orlandi e Bruno Francescon

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