DECRETO AIUTI, CIA CRITICA IL GOVERNO: “SETTORE A SECCO. ULTIMA CHIAMATA SUL GASOLIO AGRICOLO”

“E’ questa l’ultima chiamata al Governo. Dimostri seriamente di avere a cuore le sorti dell’agricoltura italiana, tanto osannata in pandemia e ora inesistente nel Decreto Aiuti alla voce credito d’imposta per il caro carburanti”.

A sostenerlo con forza è Cia, la quale, sottolinea, come “nella giornata del passaggio in Senato non si può che rimarcare, a malincuore, la disattenzione del Parlamento rispetto agli emendamenti presentati dall’Organizzazione, anche rispetto al gasolio agricolo, ed espressione del grave disagio delle aziende del comparto, strette tra rincari, emergenza siccità e difficoltà ataviche del settore.

La mancata proroga, nel Decreto Aiuti, del credito d’imposta per l’acquisto del gasolio agricolo resta un fatto gravissimo, ribadisce Cia che torna, quindi, a chiedere a politica e istituzioni dimostrazione di coerenza e lealtà verso il settore, attraverso interventi concreti e urgenti”.

Per Cia, “servono subito nuove agevolazioni in altri provvedimenti e utili a compensare il vuoto legislativo dimostrato con un decreto da cui sembrava scontato attendersi, invece, aiuti puntuali ed efficaci proprio a sostegno di settori strategici per l’economia del Paese”.

“Le imprese agricole sono davvero stanche e pretendono rispetto -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini (nella foto)-. Le difficoltà che stanno affrontando sono ormai sotto gli occhi di tutti, mentre si continua a chiedere loro solo di fare sacrifici. Eppure sono in arrivo settimane ancora più dure, senza pioggia e con temperature mai viste a luglio e in Italia. La crisi è globale, coinvolge tutti i settori e intere popolazioni, ma il Governo -conclude Fini- riporti una logica nella lista delle priorità perché con la sicurezza alimentare non si può scherzare e ne abbiamo già ampiamente le prove”.

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