MELONI, LORENZINI: QUALITÀ AL TOP. PREZZI IN RISALITA. BENE L’E-COMMERCE

Tanta produzione, fin troppa, e prezzi insoddisfacenti. A delineare la situazione attuale del mercato dei meloni è Cristiano Lorenzini (nella foto), dell’azienda Lorenzini Naturamica, con sede a Sermide, nel Mantovano, e un secondo sito produttivo a Pachino (Siracusa). Ma l’imprenditore parla anche delle buone performances delle vendite on line e dell’estero.

Guardando alla situazione di questi giorni, uno dei principali problemi della stagione è stata la sovrapposizione delle produzioni, raggruppatesi tutta in un periodo piuttosto ristretto. “Tutti i trapianti programmati per coprire l’intera stagione produttiva si sono concentrati per la maggior parte da metà giugno in poi”, afferma l’imprenditore lombardo. Ciò ha comportato un consistente abbassamento delle quotazioni del prodotto di almeno il 15%. “A questo, però, va aggiunto che i costi di produzione sono saliti di almeno il 25%, dal gasolio agricolo alle plastiche”.

La situazione è tuttavia in miglioramento, almeno dal punto di vista dei prezzi: “Da qualche giorno i valori sono tornati progressivamente a risalire”. Quello che preoccupa però è la disponibilità di prodotto per le prossime settimane. “Già nei prossimi giorni Rischiamo di ritrovarci con poco prodotto. Da un eccesso di offerta si passerà a volumi scarsi”.

Per quanto riguarda gli effetti del clima sulle produzioni, la siccità ha inciso positivamente sulla qualità. “L’escursione termica tra giorni caldi e notti fresche ha favorito condizioni ottimali per una qualità eccelsa, e con la formazione di un grado brix ottimo. Sebbene sia mancata un po’ la produttività per ettaro, dal punto di vista qualitativo siamo molto soddisfatti”, afferma Lorenzini.

Le pochissime piogge non hanno inciso particolarmente sulle produzioni: “l’acqua nelle falde è ancora abbastanza presente, così come nei canali”.

L’azienda mantovana produce melone nove mesi l’anno, da marzo a metà dicembre. Nell’areale mantovano, dove domina il liscio, si proseguirà fino ai primi di novembre, mentre dall’inizio di ottobre riparte la zona di Pachino.

Dal punto di vista commerciale, buoni riscontri stanno avendo le vendite on line, grazie al nuovo canale e-commerce aziendale, e quelle nelle principali mete turistiche e località di villeggiatura: “Nel periodo estivo assistiamo ad un parziale svuotamento delle città. A luglio e agosto assistiamo ad un calo dei consumi fino al 30% nei principali centri urbani, con un evidente aumento nei punti vendita marittimi.

Lorenzini Naturamica prevede un aumento dei volumi del 15% sullo scorso anno. Ma l’azienda non fa solo meloni, che rappresentano comunque il 55% delle quantità globali di ortofrutta prodotte. Angurie e pomodori datterini sono altre due referenze di rilievo, come zucchine e zucche. I prodotti sono tracciabili, grazie a marchi laser che garantiscono la “carta d’identità” di ogni frutto.

Dal punto di vista commerciale il melone ricopre fino al 45% delle vendite mentre il datterino, che in quantità rappresenta il 25% del totale, a livello di valore raggiunge il 40%. “Il datterino, che produciamo in Sicilia, è in costante crescita. I riscontri sul mercato sono molto positivi”, spiega Lorenzini.

Dal punto di vista agronomico il gruppo persegue la propria filosofia “green” utilizzando pacciamatura totalmente biodegradabile, mentre per l’irrigazione da tempo si utilizzano manichette a microgoccia per non sprecare acqua.

Export: “Mercato di Dubai sempre più promettente”

Il 20% del fatturato viene sviluppato all’estero, in particolare in Svizzera, Regno Unito e Dubai, grazie in particolare a melone e datterino. “Il mercato di Dubai, pur rimanendo una nicchia, è molto promettente e prevedo possa espandersi. Il potere d’acquisto negli Emirati è notevole e prodotti premium, di alta qualità, come i nostri, ben si sposano per quelle destinazioni”.

Ma nello stesso tempo, afferma l’imprenditore mantovano, “anche la GDO italiana sta aprendo sempre più angoli dedicati ai prodotti ortofrutticoli di alta qualità. È un canale su cui puntiamo con decisione”.

L’azienda, per far fronte anche all’aumento delle richieste e per innalzare ulteriormente il livello organizzativo e qualitativo generale, ha rinnovato le linee produttive in magazzino, specialmente su pomodoro e melone, con tecnologie all’avanguardia, tra cui, per i pomodori, il packaging della vaschetta compostabile al 100%.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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