MERCATI, UN’ESTATE CON PIÚ LUCI CHE OMBRE: IL PUNTO DA NORD A SUD

Si avvicina la fine di luglio: a pochi giorni dal giro di boa dell’estate, nei Mercati e Centri agroalimentari all’ingrosso è tempo di bilanci. Tra luci e ombre, il consuntivo non è negativo, mentre per le prossime settimane si attende un calo della disponibilità di alcune referenze ortofrutticole a causa di siccità e minori impianti.

“Nel complesso il quadro è positivo per quasi tutta la frutta tipica di stagione, sopratutto per drupacee, angurie e meloni, un po’ meno per le ciliegie che quest’anno hanno veramente fatto soffrire le aziende agricole di produzione”, fa presente dall’Ortomercato di Milano il grossista Salvatore Musso. “Certo, ci sono stati momenti difficili da superare anche per altri prodotti, ma per fortuna, come succede spesso in borsa, le quotazioni successive sono riuscite il più delle volte a compensare le precedenti perdite”. “D’altronde – conclude Musso – siamo “il mercato” e noi grossisti, tra le varie funzioni, abbiamo anche quella dei calmierare i prezzi, ponendo sempre molta attenzione al rapporto domanda-offerta”.

Le prospettive? “L’aumento spropositato dei costi principali, quali gas, luce, carburante e l’inflazione che galoppa non favoriscono i consumi, e i beni che ne risentono sono soprattutto quelli della spesa giornaliera, tra cui frutta e verdura.”, risponde Musso. “Aggiungiamo pure il fatto che luglio e agosto sono i mesi che vedono proprio le famiglie con meno risorse rimanere in città, ed ecco giustificata la preoccupazione per la minor disponibilità economica. Fare adesso previsioni su come sarà il prossimo autunno non è cosa facile, di certo il problema siccità di questa estate sta già compromettendo la stagione sui luoghi di produzione; si spera in un cambiamento di situazioni climatiche che possa salvare, se ormai non più totalmente, ma almeno in parte la produzione nelle nostre aziende agricole sparse un po’ in tutta Italia”.

L’attuale Ortomercato di Milano

“Pollice su” da Aurelio Baccini, presidente dei grossisti fiorentini di Mercafir:“Fino ad ora stiamo andando abbastanza bene, da maggio a oggi tutto sommato volumi e prezzi sono stati piuttosto sostenuti, ci siamo riassestati sulle medie stagionali. Luglio peraltro sta registrando un certo ridimensionamento delle quotazioni. ma c’è comunque movimento, grazie anche alla presenza di numerosi turisti in città e nelle località balneari toscane”.

“Credo che da agosto e ancor più settembre – aggiunge Baccini – sconteremo i problemi legati alla siccità e alle minori quantità impiantate, inferiori al fabbisogno; mancheranno soprattutto le colture a ciclo breve come le verdure“.

Non vanno altrettanto bene le cose al Mercato di Vittoria, specializzato nelle orticole della fascia trasformata: “E’ da giugno che soffriamo – spiega Peppe Zarba, presidente dei grossisti Fedagro del Mercato ragusano – con prezzi molto bassi per pomodoro Ciliegino, Piccadilly spesso destinati all’industria. Va detto peraltro che dalla fine della scorsa settimana la merce rossa ha ripreso quota: il Grappolo di qualità top raggiunge l’euro il chilo, il Ciliegino si attesta attorno a 1,10, il Piccadiilly a 60-70 centesimi, il Pixel a 80 centesimi, mentre l’uva oscilla da 1,10 a 1,80 euro e la melanzana tonda tra 0,40 e 0,50″.

All’orizzonte però non si vede niente di buono – aggiunge il grossista siciliano – tra crisi economica, inflazione alle stelle ed effetto guerra che creano veramente un effetto tempesta-perfetta: il potere d’acquisto delle famiglie è eroso pesantemente, la spesa nel carrello è sempre più risicata e selettiva mentre gli atti di acquisto diminuiscono”.

Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

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