SPAGNA, L’EXPORT DEI PRIMI 5 MESI TIENE MALGRADO IL CROLLO DELLE DRUPACEE

Le esportazioni spagnole di frutta fresca sono aumentate in valore del 2,10% da gennaio a maggio, per un totale di oltre 4 milioni e mezzo di euro. In termini di volume si registra una leggera flessione dell’1,85%, nonostante il forte calo subito da alcuni frutti come albicocche (-40,89%), ciliegie e amarene (-43,4%), pesche (-40,89%), (-30,37%), prugne (-19,96%) o nettarine (-14,82%). Il dato globale, che ammonta a quasi 3 milioni di tonnellate, è però compensato da un aumento dei volumi di esportazione di alcuni frutti come avocado (14,16%), cachi (34,19%), mele (25,97%) e pere (22,3% ).

Per quanto riguarda l’andamento delle importazioni di frutta fresca, esse mostrano una leggera flessione sia in volume che in valore, attestandosi leggermente al di sopra di 1,1 miliardi di euro e 0,8 milioni di tonnellate. Da segnalare un forte calo delle importazioni di arancia e pompelmo (-80% circa) e mandarino (-57,13%), oltre a quelle di pesca (-29,23%), avocado (-19%) o pera (-20,29). Sono invece aumentate notevolmente le importazioni di cachi (93%), limone (84,41%) o nettarine (65,28%).

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