GRANDINATE IN PUGLIA, SCATTA L’ALLARME

Cresce l’allarme nelle campagne con l’arrivo di temporali con grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia in pieno svolgimento.

E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con l’allerta della protezione civile in Puglia  per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, dopo le prime violente grandinate a Soleto in provincia di Lecce e a Cisternino in provincia di Brindisi.

A pagare il conto maggiore delle improvvise e violente ondate di maltempo  in Puglia sono le coltivazioni di frutta, gli ortaggi ed i vigneti di uva da tavola e da vino, minacciati da fenomeni estremi che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta – aggiunge Coldiretti Puglia – ma la grandine colpisce anche le strutture, i teli di copertura dell’uva e le serre provocando danni irreparabili.

Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti Puglia – hanno già superato i 300 milioni di euro sulla produzione regionale.

Infatti le precipitazioni per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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