CARO ENERGIA, LAVIOLA (PRINCES): “IMPATTO MICIDIALE. SERVONO INTERVENTI IMMEDIATI E RETROATTIVI”

La crisi energetica colpisce duro anche il settore dell’industria. È preoccupato Gianmarco Laviola (nella foto), amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari, una delle principali realtà del comparto e in particolare del pomodoro trasformato nel distretto del Centro-Sud, dove l’azienda è il primo trasformatore di pomodoro 100% Made in Puglia (con una capacità produttiva di oltre 300.000 tonnellate di pomodoro fresco all’anno). Il manager del gruppo, che a Foggia gestisce il più grande stabilimento in Europa per la lavorazione del pomodoro, analizza la critica situazione attuale in cui le imprese stanno subendo un vertiginoso aumento dei prezzi dell’energia e non solo.

“In un’ ottica di filiera integrata – premette Laviola al Corriere Ortofrutticolo – bisogna considerare l‘impatto dovuto all’incremento del costo dei fertilizzanti (+170%) ma anche dei materiali per la conservazione del pomodoro lavorato: si va dal +30% del vetro, al +15% del tetrapak fino al +60% delle confezioni in latta. Questo per dare una visione più precisa ma ancora parziale in quanto andrebbero considerati, per esempio, anche i costi di trasporto. Quello che incide di più e direttamente sui costi di produzione è il costo dell’energia elettrica (aumentata del 300% rispetto all’anno scorso) e del gas (oltre il +1000%, cioè più di 10 volte quanto pagavamo l’anno scorso). Se consideriamo che Princes Industrie Alimentari, al pari delle altre industrie di trasformazione di pomodoro, è un’azienda energivora – cioè che per il particolare processo produttivo si trova a consumare alti volumi di energia in poche settimane – gli impatti sui costi di produzione sono elevatissimi”.


“Princes Industrie Alimentari – osserva ancora l’AD del gruppo – ha da sempre rivolto una grande attenzione al tema delle fonti di approvvigionamento energetico, non solo per una questione contingente di costi ma proprio per un’attenzione strutturale, del nostro DNA, alla sostenibilità in tutti i suoi risvolti, quindi anche quello ambientale. Già nel corso del 2021, Princes Industrie Alimentari ha avviato l’implementazione di un programma di efficientamento energetico, articolato in più fasi, il cui primo step ha previsto l’installazione di un sistema di cogenerazione per fornire elettricità utile alla lavorazione del prodotto. L’impianto permette di ridurre il fabbisogno energetico e le emissioni di CO2 anche attraverso l’azzeramento della dispersione energetica tipica di una rete diffusa. Sempre nel 2021 – cui corrispondono i dati più recenti – l’azienda ha destinato a riciclo o riutilizzo il 100% (più precisamente il 99,96%) di bucce e semi di pomodoro, di sterpaglie oltre che dei legumi non idonei ad essere trasformati, destinandoli alla produzione di biogas e prodotti per la zootecnia. Sempre nel 2019 è iniziato un processo di progressivo ricorso a fonti di energia “pulita”. I nostri uffici direzionali, infatti sono completamente autosufficienti dal punto di vista energetico grazie al nuovo impianto fotovoltaico. Ed il viaggio è solo all’inizio”.


“Si richiede un intervento immediato e retroattivo per tutte le aziende, come PIA, che consumano grandi quantità di energia in un periodo limitato di tempo, che è la stagione del pomodoro, che ormai volge al termine. Interventi tardivi sarebbero, per tutto il settore, ininfluenti. Questo in base a quanto già chiesto, a gran voce, dall’ANICAV, che riunisce tutte le aziende conserviere in Italia”.

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