ORARIO DIURNO NEI MERCATI ANCHE CONTRO IL CARO ENERGIA, DI PISA: “SPERIMENTIAMOLO. È LA STRADA GIUSTA”

“Ormai i tempi sono più che maturi per, quantomeno, sperimentare l’orario diurno nei Mercati all’ingrosso”.

Valentino Di Pisa (nella foto), presidente di Fedagromercati, ritorna su un tema sempre più caldo, specialmente in un periodo come questo, in cui i costi energetici sono schizzati alle stelle. “Gli insopportabili rincari che stiamo subendo possono rappresentare un’opportunità per effettuare dei test di prova quest’inverno con un cambio di orari, da notturno a diurno. In questo modo – osserva Di Pisa – si potrebbero ridurre una parte dei costi energetici. Per le imprese, che avranno bilanci minati dall’aumento spropositato dei rincari, l’importante è produrre e fatturare di più. Ma sarà fondamentale anche calmierare i costi con azioni come questa. Comunque il cambio di orari potrebbe senz’altro aiutare in questo processo, ben inteso che, parlando di interventi governativi, avere a disposizione solo il 15% di credito d’imposta è una soluzione del tutto insufficiente per sostenere gli aumenti folli che stiamo subendo”.

Sempre sull’orario diurno, “per effettuare un passaggio così importante serve chiaramente la volontà da parte degli operatori dei Mercati”, aggiunge il presidente dell’associazione dei grossisti. “È necessaria la voglia di cambiare. Ma credo che, mai come in questo momento, sia opportuno affrontare la questione e sperimentare”.

L’esempio, positivo, del centro agroalimentare di Roma testimonia come la strada possa portare buoni frutti. “Per esempio anche a Milano se ne sta discutendo. Perché possa diventare una soluzione concreta ci dovrebbero essere almeno tre, quattro Mercati, per esempio nel Nord, che condividano un progetto, un percorso che preveda appunto l’apertura di giorno. A quel punto potrebbe innescarsi un effetto domino che andrebbe a coinvolgere anche le altre strutture. Diversi anelli della filiera sono decisamente pronti per questo passaggio. Andremo incontro non solo ad un risparmio dei costi ma anche ad un rinnovamento delle risorse umane (i giovani, ma non solo, sono sempre meno disposti a lavorare con gli attuali orari) e alle esigenze degli stessi consumatori. Ora sono gli operatori dei Mercati che devono compiere il passo. Ripeto, anche in maniera progressiva, con un test invernale. Ma serve agire, senza imposizioni ma attraverso il confronto e il dialogo. Credo comunque che il cambio di orari sia un processo inevitabile che prima poi accadrà. Possiamo affrontarlo in due modi: o subirlo oppure governarlo con una transizione progressiva. Sta a noi decidere”.

Di Pisa, infine, ha annunciato che il tema verrà discusso nel prossimo consiglio direttivo di Fedagro che verrà fissato dopo la fiera Fruit Attraction di Madrid in programma dal 4 al 6 ottobre.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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