I costi crescenti legati al caro energia, l’inflazione galoppante con altalenante richieste di acquisto di prodotto ma anche passaggio generazionale nelle aziende agricole e innovazione del comparto dell’uva da tavola: sono solo alcuni dei temi trattati durante la “Green Grape Award” di Grottaglie.
Durante la cerimonia di premiazione è intervenuto il presidente della CUT, Commissione italiana Uva da Tavola, Massimiliano Del Core, suggerendo delle possibili strade di risposta alle criticità che la filiera italiana dell’uva da tavola sta rilevando.
Serve una maggiore trasparenza tra il settore produttivo ed il settore commerciale, con maggiore evidenza dei costi, e degli sforzi che tutta la filiera deve affrontare. I dati mostrano che i consumi di uva da tavola negli ultimi anni sono aumentati, ed è cosa buona, ma in questo ultimo anno, causa l’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie è diminuito. Nessun produttore è riuscito a beneficiare degli aumenti del prodotto venduto nei supermercati, se si sono verificati, perché ad esso è corrisposto un aumento dei costi di produzione.
A livello mondiale serve spingere maggiormente per far riconoscere la qualità delle nostre uve; al netto di un’alta qualità di prodotto, serve elevare il valore percepito del prodotto italiano in Europa, e oltre, per compensare la perdita di competitività nella produzione nei confronti di Paesi che producono in maniera diversa con costi minori.
Le strade suggerite da Del Core sono:
- Innovazione programmata congiunta, per non commettere gli stessi errori del passato
- Evidenziare, se ci sono, le pratiche sleali qualora dovessero verificarsi
- Ragionare su dati maggiormente attendibili attraverso un catasto varietale al quale la CUT sta lavorando
- Promuovere l’uva da tavola Made in Italy in modo maggiormente efficace
Tutto ciò sarà nei fatti, tra l’altro, oggetto perseguito dai progetti del costituendo distretto agroalimentare di qualità dell’uva da tavola promosso dalla CUT.
