GIORNATA DEL BIOLOGICO, CONFRONTO APERTO PER RIPORTARE L’ITALIA ALLA LEADERSHIP: IL VADEMECUM PER I CONSUMATORI

Domani ricorre la prima Giornata Europea del Biologico e per tale occasione l’AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) ha organizzato la Conferenza Nazionale del Bio: “Proposte e sfide per riportare l’Italia alla guida del BIO in Europa”.

A confrontarsi saranno i principali rappresentanti del biologico italiano per un importante e significativo momento di dibattito con istituzioni e stakeholders per stimolare ulteriormente lo sviluppo del comparto. Appuntamento dalle ore 9,30 presso la “Sala delle Bandiere” del Parlamento Europeo in Italia, in Via Quattro Novembre 149 a Roma.

Interverranno:  Giuseppe Romano – presidente AIAB;  On. Salvatore De Meo – Europarlamentare PPE; Prof. Angelo Frascarelli – Presidente ISMEA; Pietro Gasparri – Direzione generale PQAI (promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica); Felice Assenza – Capo dipartimento ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari); Riccardo Cozzo – Presidente Assocertbio; Fabio Massimo Pallottini – Presidente Italmercati e Flavio Pezzoli – Presidente ODAF Roma.

Per riportare l’Italia a pieno titolo da protagonista nel BIO in Europa l’AIAB ha stilato anche un vero e proprio vademecum del BIO per aiutare, accompagnare e consigliare i consumatori per una scelta consapevole.

L’idea di base di questa iniziativa parte dalla necessità di promuovere una corretta cultura dell’alimentazione e aiutare il consumatore medio italiano a districarsi in quella che è una vera e propria giungla di etichette, marchi e sigle per potere riconoscere un prodotto che sia veramente biologico. Ecco, quindi, come riconoscere un prodotto BIO in 3 punti, facendo attenzione all’etichettatura che deve riportare:

 

– Il logo del bio (Eurofoglia);

– L’origine della materia prima:

Agricoltura Italia o Agricoltura Regione (Esempio: Toscana);
Agricoltura UE;
Agricoltura NON UE;
Agricoltura UE/NON UE;

– Il codice dell’organismo di controllo (Esempio: IT-BIO-123):

IT = codice ISO internazionale che identifica il paese dell’organismo di controllo;
BIO = dicitura in vigore in Italia. EKO, ECO, ORG per altri paesi;
123 = codice numerico identificativo dell’organismo di controllo che certifica l’operatore.

 

“L’Italia – spiega Giuseppe Romano, presidente nazionale di AIAB – ad oggi vanta la più alta percentuale di superfici bio sul totale agricolo, il 17%, a fronte della quota media UE ancora ferma al 9%. Nonostante questo, però, in Italia vengono spesi ogni anno poco più di 3 milioni di euro per l’acquisto di prodotti BIO, mentre in Germania, ad esempio, quasi 15 milioni. Questo per diversi motivi, ma principalmente perché c’è anche una grande confusione su cosa significhi scegliere un prodotto BIO e come riconoscerlo. Inoltre, l’agricoltura BIO necessita di meno energia rispetto a quella tradizionale”.

“Occorre abituarsi a leggere le etichette e riconoscere cosa acquistiamo per la nostra dieta quotidiana. – aggiunge Romano – Per questo abbiamo pensato a questo semplice vademecum per contribuire a fare chiarezza ed aiutare i consumatori a riconoscere i prodotti biologici”.

“Non molti sanno – conclude Romano – che il biologico è un metodo di produzione agroalimentare normato da un Regolamento Europeo da oltre 30 anni. Ha inoltre una certificazione che prevede alcuni importanti obiettivi come contribuire a tutelare l’ambiente e il clima; conservare a lungo termine la fertilità dei suoli; contribuire a un alto livello di biodiversità ed anche promuovere le filiere corte e la produzione locale. Quindi è il metodo migliore per tutelare l’ambiente e il consumatore”.

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