TAGLIO AI FITOSANITARI: 10 PAESI INVIANO DOCUMENTO ALL’UE PER BLOCCARLO. L’ITALIA LO APPOGGIA MA NON FIRMA

In occasione del prossimo Consiglio agricoltura Ue oggi verrà discusso un “Non-paper”, documento informale di dieci Stati membri che chiede una “pausa di riflessione e approfondimento” sulla proposta di regolamento sull’uso dei fitosanitari che servono a fermare parassiti e malattie in grado di devastare campi e raccolti.

Il documento è firmato da Austria, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia. Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli ha garantito alla Coldiretti anche l’appoggio dell’Italia.
A renderlo noto è la stessa organizzazione agricola che si è mobilitata a livello nazionale ed internazionale con la lettera del presidente Ettore Prandini ai parlamentari europei, per ottenere “a favore di agricoltori e consumatori, un approccio più equilibrato allo scopo di evitare pesanti impatti sulle produzioni in un momento di estrema emergenza dell’attuale realtà europea dopo la crisi Covid-19 degli ultimi due anni e l’invasione dell’Ucraina all’inizio del 2022 che ha fatto balzare i costi energetici”.

Il documento chiede in particolare, spiega la Coldiretti, “di tenere conto della nuova situazione che si è venuta a creare a livello internazionale con la guerra scatenata da Putin e mette in evidenza l’impatto sui prezzi agroalimentari, sul rischio di una riduzione dei raccolti e di un aumento della dipendenza dalle importazioni dall’estero, sulla diminuzione di competitività delle aziende agricole della Ue rispetto a quelle del resto del mondo”.
Le misure contenute nella proposta di regolamento della quale si chiede la sospensione “non tengono neppure un adeguato conto – evidenzia Coldiretti – dell’impatto socio economico sulle aziende e sulla società oltre a non considerare che senza un’adeguata lotta a parassiti e malattie si rischia la comparsa e la diffusione di nuove minacce ai raccolti e quindi alle forniture alimentari delle famiglie italiane ed europee”.

“La nostra priorità — si legge nel documento presentato oggi a Bruxelles — dovrebbe essere garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Unione europea e preservare la sovranità alimentare. Nonostante il fatto che accogliamo con favore la decisione di preparare un’analisi completa di tutti i fattori relativi alla sicurezza alimentare, siamo profondamente preoccupati che questa analisi non porti a una valutazione dell’impatto di questa proposta sulla sicurezza alimentare. Prima di poter fare un passo verso una protezione delle piante più sostenibile, l’impatto di tutte le possibili misure e restrizioni deve essere debitamente valutato. La valutazione degli impatti attesi dalle proposte di legge è un elemento chiave”.

Per questo – conclude la Coldiretti – è fondamentale un ulteriore passaggio di approfondimento e riflessione che tenga conto di tutte le nuove situazioni che si sono venute a creare a livello nazionale e
internazionale.

(fonte: Agrisole)

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