“Confagricoltura guarda con favore al nuovo scenario politico in corso di definizione. Gli italiani al voto hanno espresso compattezza e desiderio di stabilità. Sono certo che il nuovo esecutivo riconoscerà l’importanza di tutelare l’imprenditoria agricola, da sempre volano di sviluppo e crescita economica per il Paese”.
Lo ha dichiarato Massimiliano Giansanti (nella foto), presidente di Confagricoltura, la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole (167.658, assuntrici di manodopera), che generano oltre il 45% della produzione lorda vendibile per 34 miliardi di euro di valore aggiunto.
“Tra le priorità che il prossimo governo dovrà affrontare – aggiunge Giansanti – vi sono certamente la stabilizzazione del reddito degli agricoltori e l’incremento della potenzialità produttiva del comparto, per farsi garante della sicurezza alimentare a favore dei consumatori italiani ed europei. Il momento storico che stiamo affrontando, destabilizzato prima dalla pandemia e attualmente dal conflitto russo-ucraino, richiede un intervento deciso a supporto degli imprenditori e dei lavoratori della filiera, vessati dalle ripercussioni economiche legate al rincaro delle materie prime e al costo dell’energia. E’ necessario intervenire con ogni sforzo possibile per tutelare un settore nevralgico per la nostra economia”.

Ludovico Giustiniani
Anche Confagricoltura Veneto e Confagricoltura Verona soddisfatte del voto
Anche Confagricoltura Veneto guarda con favore al nuovo scenario politico uscito dalle elezioni, che esprimono desiderio di stabilità.
“Il nostro Paese e la nostra economia confidano che il nuovo esecutivo, forte di una maggioranza solida, sappia dare le risposte giuste per tutelare l’imprenditoria agricola del Paese – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto -.In un momento di grande difficoltà per le aziende tra pandemia, conflitto russo-ucraino, crisi energetica, aumento dei costi delle materie prime e cambiamenti climatici, ci attendiamo che si intervenga con decisione e ogni sforzo possibile per stabilizzare il reddito degli agricoltori e incrementare la potenzialità produttiva del comparto”.

Alberto De Togni
“Siamo soddisfatti che finalmente, dopo tanti anni, chi va a governare sia scelto direttamente dagli italiani – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. C’è però un po’ di preoccupazione per l’aumento dell’astensionismo, lievitato di dieci punti rispetto alle ultime elezioni politiche. Per quanto riguarda la coalizione che ha vinto, riteniamo che abbia tutte le carte in regola per poter tentare di affrontare la gestione del nostro Paese in maniera corretta. Il mio augurio è che si prosegua sulla linea e sul metodo dettati da Mario Draghi, cioè con un approccio ai problemi e alla loro risoluzione che sia responsabile, di buon senso e pragmatico. Ovviamente do per scontato che ci sia un’assoluta continuità sulla politica estera, soprattutto nei rapporti con l’Europa, che in questo momento ritengo siano di prioritaria importanza”.
Per quanto riguarda le istanze del mondo agricolo, “bisogna affrontare con serietà i temi cruciali che sono sul tavolo da anni, dalla siccità ai rincari energetici, nell’auspicio che ci sia coerenza con quanto dichiarato in campagna elettorale e che le soluzioni messe in campo siano concrete – dice De Togni -. Verona recita un ruolo importante nel mondo dell’agricoltura. Basti solo dire che la provincia scaligera è la prima agricola in Veneto e tra le più agricole d’Italia e perciò attende politiche che garantiscano stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera, in modo da salvaguardare i redditi delle aziende”.