ESSELUNGA PROTEGGE I CLIENTI DAI RINCARI. PREVISTE MISURE DA 10 MILIONI PER I DIPENDENTI

Sei mesi di impegno verso i clienti. Per proteggerli dai rincari di materie prime ed energia, mentre l’industria chiedeva altri aggiornamenti dei listini. Con la scelta strategica di sacrificare piuttosto i margini pur di venire incontro agli oltre 5,7 milioni di clienti, cresciuti peraltro di altre 40 mila unità dall’inizio dell’anno. E senza dimenticare i 25 mila dipendenti per i quali Esselunga sta preparando un programma di misure per un impegno economico complessivo pari a circa 10 milioni che arriveranno a breve.

I numeri della semestrale

Ora quell’impegno dei mesi scorsi si vede nei numeri della semestrale approvata ieri dal board presieduto da Marina Caprotti (nella foto). A fronte di ricavi stabili — pari a 4,3 miliardi, in sostanziale pareggio con un meno 0,2% rispetto al primo semestre di un anno fa anno record di crescita post pandemia —, il margine operativo lordo è pari a 214,6 milioni in contrazione rispetto ai 427, 1 milioni. Segno — spiegano in Esselunga — dell’”investimento” fatto nei confronti dei consumatori. I prezzi allo scaffale hanno registrato un incremento medio dell’1,7% contro un’inflazione media del 7,4% ricevuta dai fornitori, — con alcune aziende che in un anno hanno fatto passare cinque aumenti dei listini — assorbita per il 5,7% dal gruppo. “Nel primo semestre abbiamo dovuto affrontare un contesto economico particolarmente complesso, con l’impennata dell’inflazione, l’incremento dei costi delle materie prime e la crisi energetica. Questo scenario ha avuto e sta continuando ad avere pesanti ricadute sulle imprese e sulle famiglie e proprio per questo ci impegniamo a offrire convenienza ai nostri clienti e a tutelarne il potere di acquisto, ha detto la presidente Marina Caprotti —. Già a partire da novembre del 2021 abbiamo fatto una scelta strategica che ci ha portato ad assorbire in modo significativo gli aumenti ricevuti dai fornitori per non scaricarli completamente sui nostri clienti. Con questa decisione abbiamo rinunciato, consapevolmente, ad una sensibile parte del nostro margine”. Senza contare l’impegno nei confronti dei piccoli fornitori — circa 2 mila sul totale di 2.300 —, i più fragili. Ora i numeri del gruppo da luglio a settembre mostrano una ripresa rotonda.

Ha assorbito i rincari

Esselunga ha assorbito gli aumenti chiesti dai fornitori ma anche quelli dell’energia, il cui costo è salito in bolletta con rincari del 70% previsti per tutto il 2022. E il conto finale avrebbe potuto essere peggiore se non ci fosse stato il contributo del credito di imposta per contenere il caro energia. In questi sei mesi il gruppo ha visto che i consumatori hanno modificato le abitudini di spesa, optando per un carrello più “leggero”, con uno scontrino più basso, ma più frequente, nel quale si riflettono stili di vita diversi e scelte diverse: l’attenzione ai prodotti più freschi ma anche al prezzo. Il gruppo della grande distribuzione guidato dal direttore generale Gabriele Villa ha investito molto sui prodotti Smart che hanno il prezzo più basso del mercato in ciascuna categoria. Che ora segnano una crescita anche del 15%. Il focus è sempre sulle nuove formule, mantenendo l’impegno sulla qualità. E sugli investimenti che nel semestre sono stati pari a 151,9 milioni e hanno contribuito a spingere la crescita, grazie alle aperture dei negozi di Fino Mornasco, Torino Porta Nuova e una nuova LaESSE a Milano che hanno portato 180 il numero di store in Italia.

Misure per sostenere gli imprenditori

Esselunga ha insomma fatto la sua parte. “L’auspicio oggi è che ci sia uno sforzo da parte del nuovo governo che nascerà a ottobre verso gli imprenditori — ha aggiunto la presidente — per affrontare l’attuale complessa congiuntura economica globale e salvaguardare lo sviluppo e la tenuta delle imprese da un lato e la serenità delle famiglie dall’altro”. Il gruppo è impegnato sui piani e i numeri dei prossimi mesi sui quali lavora Albino Rocca, in Esselunga da 15 anni, che assumerà dalla prossima settimana il ruolo di cfo del gruppo. Novità anche sul fronte del cda e dove Alessandra Cozzani, ex cfo di Prada (lascerà a fine settembre), entrata ad aprile nel board, assumerà le deleghe in area amministrazione, finanza e controllo.

(fonte: Corriere della Sera)

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