DALL’OLANDESE MARCELLISSEN LA MACCHINA CHE SELEZIONA LE MIGLIORI PATATE SENZA MARGINE DI ERRORE

Si chiama Marcellissen Optical Sorter ed è una selezionatrice che irrompe sul mercato europeo con un margine di errore pari a zero.
È stata sviluppata l’anno scorso dall’azienda olandese Marcellissen, un’azienda di piccole dimensioni ma ad alto contenuto innovativo ed un fatturato di quattro milioni di euro l’anno, specializzata nella produzione di macchine per la trasformazione alimentare.
Parliamo di questa novità, che debutta sul mercato spagnolo per la prima volta, con Jos Derijk (nella foto), il managing director, in un’intervista esclusiva per il Corriere Ortofrutticolo rilasciata in occasione di Fruit Attraction a Madrid.
“Lavoriamo su macchine sezionalatrici e di peeling per patate, carote e fagioli. Adesso stiamo lanciando a Madrid una selezionatrice già presente sul mercato e basata su una tecnologia sviluppata dalla nostra azienda”.
– Di che si tratta?
“È una selezionatrice capacità di rilevare sia la qualità che il diametro delle patate”.
– Che tipo di tecnologia applicate per arrivare all’obiettivo zero errore?
“La nostra macchina ha integrato delle fotocamere che fotografano le foto delle patate dentro la linea di processo. Le foto, basate su una scala di colori dell’iperspettro, non riprendono solo la superficie della patata e quindi la sua qualità, ma sono anche in grado di individuare il diametro e quindi il calibro. Con questa tecnologia siamo in grado di fare 32 foto per ogni patata e possiamo trattare 15 patate al secondo pari ad una lavorazione di 100mila patate all’ora. Potremo anche fare di più ma in tal caso la selezione si limiterà solo all’analisi della qualità e non anche al diametro”.
– Quali parametri delle fotografie vengono presi in considerazione dal computer?
“Abbiamo impostato il software in base al tipo di colori che serve per il nostro processo di selezione”.
– Quindi avete fatto una sorta di scala dei colori?
“Si, in funzione della necessità di riconoscere i problemi delle patate. Ma possiamo andare ancora più nel dettaglio in base alle richieste del cliente e quindi possamo inserire nello spettro usato anche ulteriori colori”
– Qual è il plus di questa macchina?
“Che non ha margine di errore. Questo ci distingue da tutte le altre macchine presenti sul mercato garantendo la selezione solo delle migliori patate e di quelle più buone”.
– Quale il punto di debolezza?
“Che l’investimento iniziale è piuttosto alto per via della tecnologia e del software. Ma se si calcola che non c’è bisogno di manodopera per il suo funzionamento, l’investimento può essere ammortizzato in due anni”.
– In quali Paesi è già installata questa macchina?
In Italia abbiamo installato la prima macchina proprio pochi mesi fa. Poi, abbiamo circa 15 macchine in Germania e una decina in Olanda”.
– Adesso state puntando al mercato spagnolo. Pensate di riuscire a ridurrla con questi costi viste anche le esigenze del tessuto economico e della struttura del sistema agricolo della potenza spagnola?
“In questo momento non è possibile ridurne il costo, anche per l’impennata dei prezzi delle materie prime. I nostri margini sono molto bassi ed è difficile lavorare in questa direzione. Ci stiamo lavorando ma è difficile”.
Mariangela Latella
Madrid

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