SONDAGGIO AICAN: AL MERCATO DI NAPOLI LA MAGGIOR PARTE DEI GROSSISTI VUOLE L’ORARIO DIURNO

L’idea di cambiare orario diventa uno studio di analisi della distribuzione campana al CAAN, Centro Agroalimentare Napoli.

Cambiare orario non spaventa, anzi. Al Caan di Napoli, per ora, almeno la metà dei grossisti sono favorevoli a passare all’orario diurno.
I risultati del sondaggio condotto da Aican Confcommercio Campania, l’associazione che rappresenta i grossisti dei mercati all’ingrosso della Campania, parlano chiaro: almeno il 50 % degli operatori non è
semplicemente favorevole alla svolta epocale, seguendo il modello Roma, ma lo farebbe a qualsiasi
condizione. “Nei “no” – sottolineano da Aican – invece troviamo la paura per le difficoltà attuative. Da qui lo spunto per allargare il sondaggio agli acquirenti, approfondire le paure e formulare un piano di fattibilità”.
Una posizione quella degli operatori del CAAN consapevole della mancanza di una piattaforma refrigerata e della mancata realizzazione delle rampe di accesso/uscita dedicate, ma consapevole anche che il futuro è “lavorare di giorno”. L’indagine condotta tra operatori e clienti sta mettendo in luce proprio quest’ultimo aspetto: impossibile compiere un passo così importante senza l’aiuto delle istituzioni.

Ilaria Renna

“Urge un intervento straordinario per il CAAN – spiega Ilaria Renna, presidente dell’associazione dei
grossisti -. Cambiare orario sarebbe un traguardo storico che darebbe nuova linfa alla struttura mercatale e darebbe un impulso notevole in termini di sicurezza alimentare e infrastrutture a tutta la rete distributiva mercatale campana, ma non è un’operazione fattibile per decreto. Bisogna che la rete degli imprenditori dei Mercati campani produca un piano inserendo esattamente quello di cui hanno bisogno per svolgere adeguatamente la funzione pubblica, per la tutela del prodotto e del consumatore finale”.

Il CAAN non è considerato un centro agroalimentare di rilevanza regionale. In Campania, a due anni
dall’entrata in vigore della legge regionale sul commercio, ancora non si interviene sul previsto piano di
sviluppo per i Mercati e sul regolamento del 78. Gli orti irrigui adiacenti alle gallerie, che potevano servire
per una piattaforma, per un parcheggio, per un polo fieristico o anche solo per favorire la nascita di orti di
prodotti biologici, sono nel preliminare del PUC del Comune ospitante per la realizzazione di un parco
cittadino con campo da tennis e piscina. La Camera di commercio, alla quale ci siamo rivolti per una richiesta di incontro non ci ha neppure risposto e ci ritroviamo a fare la “colletta” anche solo per promuovere le fiere internazionali e per le luci di Natale”. “In questo clima di abbandono il cambio orario è certamente rischioso”.

Ilaria Renna

“Con il nuovo governo si spera che qualcosa cambi. Ovunque si legge l’apprezzamento per il messaggio del
neo ministro Francesco Lollobrigida che alla sua prima uscita è andato al CAR di Roma e si spera che la sovranità alimentare si traduca automaticamente in una azione regionale per ridare decoro e centralità ai Mercati e migliorare la capacità distributiva ai centri agroalimentari”. “Indispensabile che arrivi il messaggio che alcuni centri agroalimentari come quello della Regione Campania, da qui a due anni non saranno all’altezza delle future logiche distributive nazionali perchè oggi non riescono ad accedere al PNRR per il fotovoltaico né per le piattaforme di logistica refrigerata”.
“Andiamo incontro ad una involuzione pericolosa. Bisogna trovare una soluzione anche per noi. Stiamo
sviluppando una proposta di azione da presentare alle istituzioni per poter finalmente guardare al futuro –
conclude Renna –. Noi ci siamo!.

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