IV GAMMA SOTTO ATTACCO, SI SCATENA IL DIBATTITO SUI SOCIAL

Si accende il dibattito sui social in merito all’attacco sferrato alla IV Gamma a Geo, il programma Rai in cui Fabio Ciconte, direttore dell’associazione ambientalista “Terra” ha criticato il comparto del fresco pronto da mangiare, definito come costoso e non sostenibile (leggi news).

Ad intervenire in prima persona su Linkedin è il direttore del Corriere Ortofrutticolo, Lorenzo Frassoldati, che afferma: “O l’agricoltura è identificata con la mitologia del Mulino Bianco, la nicchia, l’orticello, qualche albero da frutto, oppure è la Grande Inquinatrice, desertifica i terreni, uccide la biodiversità. Adesso è toccato alla IV Gamma finire sotto gli strali di tal Ciconte, ambientalista scatenato, sotto gli occhi della deferente conduttrice di Geo, Sveva Sagramola, chiaramente d’accordo con le tesi strampalate di Ciconte”, afferma Frassoldati che poi sottolinea: “A parlare in tv non chiamano mai i produttori veri, quelli che tutti i giorni si confrontano col mercato, ma questi signorini ambientalisti da salotto, che con le loro tesi puntano a desertificare le nostre produzioni a favore ovviamente dell’import (come già sta accadendo). La IV Gamma che ha aperto scenari nuovi di produzione, occupazione e mercato al Sud qui viene messa sotto processo perché “l’insalata in busta inquina tanto”, secondo Ciconte. La Rai, mantenuta coi soldi delle nostre tasse, è anche questo…”, conclude il direttore.

A Frassoldati replica Alberto Sgorbati, Business strategy manager: “Penso che la verità stia nel mezzo: ci sono tante aziende sane e che operano secondo standard elevati, allo stesse tempo tante altre potrebbero e dovrebbero migliorare tanti aspetti della loro produzione”, sostiene Sgorbati.
“Si continua a rincorrere il mito del produrre sempre di più e per ieri quando è evidente che è un modello che ormai non è sostenibile per nessuno. Certo demonizzare la IV gamma non è corretto, però aprire una discussione su cosa sia migliorabile ritengo possa portare a dei miglioramenti”.

Frassoldati replica precisando come “non si può demonizzare dagli schermi del servizio pubblico la IV Gamma che è stata una delle più importanti innovazioni nel mondo dell’ortofrutta, dove noi italiani siamo tra i primi in Europa. Intere aree del Sud sono rinate grazie alla IV Gamma, creando crescita, ricchezza e posti di lavoro. E i consumatori gradiscono prodotti ad alto contenuto di servizio e controllati sotto il profilo della qualità e della sicurezza alimentare. Tutti siamo per il biologico e la sostenibilità, se la IV Gamma desertifica e inquina ci sono autorità regionali e statali, ispettorati e quant’altro che devono intervenire. Ma demonizzare così alla cieca, colpevolizzare un intero settore raccontando fesserie con quel fare salottiero, mi perdoni, non esiste. Aspettiamo che la conduttrice e Geo chiamino qualche esponente del settore per un doveroso contraddittorio”.

Nel botta e risposta si inserisce anche Nazario Battelli, vice presidente del Gruppo Ortofrutta del Copa Cogeca e già presidente dell’Organizzazione Interprofessionale OI Ortofrutta Italia.

“Purtroppo tira una brutta aria in questo senso. Se andiamo ad analizzare le attuali proposte di Regolamento della Commissione Europea ad esempio sull’utilizzo dei fitofarmaci o sugli imballaggi ci rendiamo conto che la volontà è proprio quella: o l’orticello sotto casa o… tanta frutta importata e prodotta non si sa bene come. Alla faccia delle osannate strategie del Green Deal! Un poco di sano buon senso mai?”. (e.z.)

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