PROCESSO SULLE “FINTE MELE BIO”, ASSOLTI I 10 IMPUTATI: “IL FATTO NON SUSSISTE”

Sono stati tutti assolti i dieci imputati del processo sulle mele «finte bio», o presunte tali. La sentenza è stata pronunciata ieri dal tribunale collegiale, a distanza di sette anni dai fatti.

I dieci imputati erano accusati, a vario titolo, di aver organizzato un vero e proprio business delle «finte mele ecologiche» tra Verona e la Romania. Gli addebiti erano pesantissimi: si andava dalla truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici all’associazione a delinquere contro il patrimonio e il commercio, dalla frode concretizzata con la coltivazione delle mele in Romania su un terreno con falsi certificati di conformità ecologica fino al falso. Sul banco degli imputati erano finiti vertici, amministratori, tecnici e dipendenti della Cooperativa Ortofrutticola Padana e del Consorzio Ortofrutticolo Padano, con sede a San Giovanni Lupatoto (Verona).

In sostanza, secondo la procura, gli imputati avrebbero importato dalla Romania mele convenzionali «per poi rivenderle spacciandole per biologiche» oppure «offrendo sul mercato mele certificate col marchio QV- Qualità Verificata» che in realtà non lo erano «immettendo in commercio prodotti difformi da quelli dichiarati e contenenti residui chimici in quantità superiori a quelle consentite». Due le parti offese: l’azienda Ve.Ba, con sede a Ferrara, e la Zuegg, ditta di marmellate con sede in Zai. Ieri pomeriggio è arrivata la sentenza di assoluzione dei dieci imputati (difesi dagli avvocati Fiorini, Franchi, Vicentini, Marino, Faccioli, Nicodemo, Avesani, Zambelli, Cappato, Delaini) da parte del tribunale collegiale «perché il fatto non sussiste». Per conoscere le motivazioni si dovranno attendere 90 giorni.

(fonte: L’Arena)

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