IL MALTEMPO METTE IN GINOCCHIO IL SALENTO E LA CALABRIA: SERRE DISTRUTTE. DANNI INCALCOLABILI

Pesanti i danni dell’ondata di maltempo che ha investito l’area del Salento , con piogge intense, grandinate e violente raffiche di vento, vicine anche ai 100 km/h.

A Ugento, nel basso Salento, il maltempo ha causato ingenti danni nelle aree di campagna, devastando letteralmente capannoni e serre dove si producono ortaggi. Totalmente distrutti gli impianti e irrecuperabili le produzioni dell’azienda ortofrutticola Rimo, si legge in un post su Facebook della Confederazione Italiana Agricoltori Puglia.

Inoltre gli alberi caduti sulla sede stradale hanno creato problemi e pericolo alla circolazione viaria e pedonale. Non si segnalano per fortuna conseguenze a persone.

Un autentico diluvio universale ha quindi investito il Salento con trombe d’aria, tuoni e fulmini che hanno continuato incessantemente anche ieri nelle città e nelle campagne, con allagamenti e smottamenti, alberi e cavi di alta tensione caduti che hanno lasciato case e aziende agricole al buio e senza collegamenti.

E’ quanto registra Coldiretti Puglia, con le segnalazioni da bollettino di guerra  che arrivano da Melissano, Novoli, Ugento, Gagliano del Capo, Lequile. Racale, Taviano, Calimera, dove le bome d’acqua e le tempeste di vento hanno distrutto serre, hanno fatto cadere gli alberi, oltre ad aver allagato le campagne trascinando via le piantine di ortaggi, verdure e patate.

L’ultima ondata di maltempo – aggiunge Coldiretti Puglia – viene dopo che in  una settimana ci sono stati 2 tornado a Surano e Castrignano del Capo, 3 bufere di vento a Copertino, Nardò e Casarano, 1 tempesta di fulmini a Tricase e un nubifragio a Calimera, con l’ultima tromba d’aria che ha scoperchiato le serre a Nardò.

Nubifragi anche in Calabria

Il maltempo ha sferzato anche la Calabria, con piogge torrenziali in particolare nel catanzarese, crotonese e il lametino. “Il violentissimo nubifragio che ha colpito queste aree – commenta Fabio Borrello presidente di Coldiretti Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia – ha messo a dura prova l’intero tessuto produttivo, infrastrutture, abitazioni e la sicurezza delle persone. E’ il risultato dei cambiamenti climatici e dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno in cui la temperatura è stata finora superiore alla media degli ultimi anni. Si ripropone ancora una volta la drammaticità e il pericolo sempre incombente del dissesto idrogeologico che deve essere affrontato per mitigarne gli effetti investendo in modo efficace, abbandonando tentativi, che hanno prodotto una stratificazione di competenze e non una semplificazione, poiché ormai è risaputo che intervenire a cose fatte  costa 10 volte in più.  Certamente la prima priorità è quella di mettere in sicurezza le persone e salvaguardare le vite umane. Dopo una prima ricognizione nelle aziende agricole  – riferisce Borrello -abbiamo potuto già verificare che hanno subito pesanti conseguenze.  Nei prossimi giorni, con i dirigenti della Coldiretti dei Comuni interessati e in collaborazione con i comuni, contribuiremo in modo fattivo a fare una stima aggiornata dei danni subiti direttamente alle produzioni agricole, alle infrastrutture a servizio dell’agricoltura e alle strutture agricole. Sosteniamo – aggiunge  Borrello – la richiesta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di richiedere lo stato di emergenza e quindi avviare la dichiarazione dello stato di calamità. Uscire dalla logica dell’emergenza passando alla programmazione degli interventi non è più rinviabile  nell’interesse complessivo della Calabria, delle attività economiche e soprattutto della sicurezza dei cittadini.

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