LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA AGEA: “IRREGOLARITÀ NEI CONTI”

Pesante richiamo della Corte dei Conti all’AGEA, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura che gestisce i contributi europei al settore e coordina i relativi stanziamenti delle Regioni. Cifre che per la sola PAC 2014-2022 hanno sfiorato mediamente i 7 miliardi l’anno.

Le parole della Corte non sono una vera e propria bocciatura, ma quasi, come ricorda in un articolo Il Messaggero. Infatti la relazione sul bilancio 2020 approvata il 22 novembre scorso ma approvata solo negli ultimi giorni, è impietosa sull’ultimo decennio di gestione.

“La Corte – precisa la determinazione 141 del 2022 – ha evidenziato anomalie e criticità, anche di carattere strutturale, legate all’assenza di un regolamento contabile in linea con la normativa vigente (che risale al 2008), di un sistema di contabilità economico-analitica e di un sistema di controllo di gestione, rilevando, in aggiunta, il mancato rispetto dei termini di approvazione del bilancio preventivo e consuntivo e auspicando tempi brevi per la definitiva approvazione dei regolamenti di organizzazione e di contabilità”. Per la Corte si tratta di “presupposti indefettibili di un sistema di gestione del bilancio sano e trasparente”.

Nello specifico dei dati dei bilancio 2022, a fronte dei 4.266 milioni di euro di aiuti comunitari erogati agli agricoltori, lo Stato ha ricevuto rimborsi per 4.097, con una differenza (169 milioni) legata a rettifiche e correzioni finanziarie della Commissione europea “per riscontrate carenze e irregolarità nei sistemi di gestione e controllo”.

Tra le irregolarità riscontrate, come ricorda il Messaggero, l’inadeguatezza “dell’infrastruttura informatica rappresenta un grave vulnus per il corretto adempimento delle funzioni intestate ad AGEA”.

Nel documento non si parla delle tempistiche dei pagamenti dei contributi agli agricoltori, sebbene Fabio Vitale, direttore dell’ente (proposto dal ministro Francesco Lollobrigida alle relative commissioni di Camera e Senato) avesse detto, dopo l’insediamento a metà dicembre: “Siamo ultimi in Europa, bisogna migliorare”.

(fonte: Il Messaggero)

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