LE BANCHE CREDONO NELL’ORTOFRUTTA, CATTOZZI (INTESA SANPAOLO): “LE AZIENDE DEVONO POTER INVESTIRE”. I PIANI PER MIGLIORARE L’ACCESSO AL CREDITO

“L’ortofrutta è un settore chiave del made in Italy e rappresenta oltre un quarto dell’intera produzione agricola nazionale, è quindi centrale per noi l’impegno nel fornire il massimo supporto allo sviluppo delle imprese delle filiere che ne fanno parte”.

Così Massimiliano Cattozzi (nella foto), responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, spiega in un’intervista al Corriere Ortofrutticolo le motivazioni dell’impegno del gruppo bancario a favore del settore. “Gli accordi sottoscritti nel 2022 con Abiomed e Cedior – aggiunge Cattozzi – fanno leva proprio sulla nostra volontà di supportare ulteriormente l’eccellenza dei prodotti alimentari dell’ortofrutta grazie al Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, che valorizza il rapporto tra il capo filiera ed i propri fornitori strategici in termini di miglior accesso al credito. Nel settore agroalimentare abbiamo già attivato 170 contratti di filiera che coinvolgono oltre 6.500 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capo filiera, per un volume d’affari complessivo di 22 miliardi di euro”.

“Attraverso la Direzione Agribusiness, centro di eccellenza a servizio dell’intera filiera agroalimentare italiana, con oltre 1000 professionisti dedicati e circa 230 punti operativi in tutta Italia – prosegue Cattozzi – supportiamo le oltre 80.000 imprese clienti nel cogliere opportunità e sfide per la crescita di un settore distintivo per il nostro Made in Italy attraverso interventi che si prefiggono di promuovere gli investimenti, mai come oggi indispensabili, nell’ambito della transizione green, dell’autonomia energetica e digitale, in coerenza con gli interventi del PNRR”.

– Pensate di siglare altre partnership il prossimo anno con protagonisti del mondo ortofrutticolo, e c’è un settore dell’ortofrutta a cui guardate con più interesse?

“Il nostro obiettivo è supportare l’eccellenza dei prodotti alimentari del nostro Made in Italy tra cui spiccano per qualità quelli ortofrutticoli apprezzati in tutto il mondo. Restiamo pertanto vicini alle filiere e alle imprese di questo comparto e siamo al lavoro per avviare nuovi accordi anche nel 2023. In parallelo promuoviamo anche gli investimenti in sostenibilità tramite la formula degli s-Loan Climate Change di Intesa Sanpaolo, una soluzione dedicata alle imprese interessate a tutelarsi contro i rischi del cambiamento climatico e a cogliere le principali opportunità derivanti dall’adozione di modelli di business green. A questa soluzione si affiancano altre linee disponibili, s-Loan ESG e s-Loan Diversity, che la Direzione Agribusiness mette a disposizione delle imprese che operano in agricoltura, allevamento, silvicoltura, oltre alle aziende attive nella trasformazione e distribuzione della produzione agricola”.

– Le imprese ortofrutticole sono tra le più penalizzate dal difficile momento congiunturale, tra boom dei costi energetici e inflazione galoppante. Avete pensato ad offrire loro un supporto mirato, che possa offrire il migliore aiuto in queste circostanze?

“Per far fronte al contesto di mercato che le aziende si sono trovate ad affrontare sia sul caro-energia che sulla spinta inflattiva e di aumento dei costi delle materie prime, abbiamo tempestivamente avviato iniziative specifiche per dare sostegno alle imprese nei fabbisogni di liquidità per i pagamenti e garantirne la continuità produttiva. Un sostegno che fino ad oggi ha previsto complessivamente misure per 40 miliardi di euro, che Intesa Sanpaolo ha varato anche per tutte le imprese, anche quelle di piccolissime dimensioni”.

– E in campo internazionale, come aiutare le imprese dell’ortofrutta ad affermarsi all’estero?

“Il dialogo continuo che Intesa Sanpaolo attraverso la Direzione Agribusiness instaura con le imprese del comparto mira a conoscerne le progettualità, trovare soluzioni dedicate e poter così fare consulenza, non solo sul credito, ma per i vari ambiti dal ricambio generazionale, all’attenzione per l’imprenditoria femminile e i giovani, fino alla crescita all’estero. Proprio in relazione al sostegno all’internazionalizzazione, i nostri clienti possono contare sulla nostra rete all’estero costituita da banche controllate, attive in 12 Paesi tra Europa Centro-Orientale, Medio Oriente e Nord Africa e da una rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate composta da Hub Corporate, Uffici di rappresentanza, Filiali e Banche, presente in 25 Paesi”.

– Che consiglio vi sentite di dare alle PMI del settore ortofrutticolo?

“In questi mesi, girando l’Italia per presentare l’accordo siglato con Coldiretti, ho avuto molte occasioni per ascoltare gli imprenditori e confrontarmi con loro in un dialogo aperto e attento, in cui è emersa la necessità di continuare ad investire, per dare nuovo impulso al modo di fare agricoltura, in primis in una logica sempre più green e digitale. E’ necessario, infatti, agire rapidamente per scrivere un futuro in cui la sostenibilità e l’innovazione tecnologica siano perfettamente integrate nel processo produttivo e di trasformazione dei nostri prodotti. Un’urgenza dettata, anche alla luce dell’attuale contesto, dalla necessità di rimanere competitivi e leader di mercato in molti comparti dell’agroalimentare tra cui l’ortofrutta”.

Cristina Latessa

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