ARANCIA DI RIBERA DOP, CONSORZIO OTTIMISTA: “PRIMO BIMESTRE MOLTO POSITIVO”

Grande ottimismo dopo il primo bimestre di commercializzazione dell’arancia di Ribera Dop, dai dati ufficiali emerge un incremento dei volumi lavorati piuttosto significativo rispetto alla precedente campagna, vista la minore quantità di prodotto sul mercato a favore di un frutto che si presenta perfetto dal punto di vista del calibro e delle qualità organolettiche.

“Con questi risultati – afferma Salvatore Daino, Presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera Dop – prosegue il mio impegno per migliorare ulteriormente la qualità della nostra produzione, e non solo. Sono ottimista in quanto credo nella scelta dei consumatori che continueranno a preferire l’Arancia di Ribera D.O.P. per le caratteristiche che la contraddistinguono, come il suo sapore unico e straordinario e le sue qualità organolettiche uniche e indiscutibili”.

E continua: “Stiamo affrontando con coraggio una stagione che presenta rincari in tutta la filiera e in tutte le sue fasi, a partire dall’aumento dei costi di produzione, dell’energia elettrica, dei costi di confezionamento ma soprattutto del rincaro del gasolio che penalizza in modo evidente la logistica”.

“Implementare e migliorare qualitativamente la rete di produzione – aggiunge – permetterà all’Arancia di Ribera Dop di affrontare ancora meglio le sfide dei mercati, di accrescere e garantire un reddito adeguato ai numerosi produttori di un comprensorio agrumicolo che investe il territorio di 14 Comuni ed in cui l’Arancia di Ribera Dop rappresenta una tra le più importanti, se non l’unica, risorsa economica”.

Il risultato raggiunto dal consorzio, sicuramente in controtendenza rispetto alla situazione di crisi generale nel settore, è frutto di un lavoro improntato alla qualità e a servizio dei consumatori.

Secondo il Vice Presidente del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop Paolo Parlapiano – Responsabile Vendite Marketing della Parlapiano Fruit Srl “Il segreto di tale successo risiede nell’attenzione da parte del consumatore finale, che predilige tipicità territoriali, come l’Arancia di Ribera Dop, certificata e controllata secondo un rigido disciplinare di produzione, garanzia di origine e di qualità”.

“Il consumatore, pertanto – conclude – è disposto a pagare un prezzo più elevato per un prodotto sicuro e garantito, oltre che eccellente per le sue caratteristiche organolettiche, rispetto ad altri prodotti che potrebbero attirare l’attenzione solo per il prezzo”.

Nella foto di apertura: Salvatore Daino, Presidente Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop e Paolo Parlapiano, Vice Presidente Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop.

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