FRUIT LOGISTICA RIPARTE NEL SEGNO DEL MADE IN ITALY: OLTRE 450 ESPOSITORI ITALIANI

Finito il conto alla rovescia, c’è grande attesa e tanta curiosità per l’edizione 2023 di Fruit Logistica, la prima post-Covid, e in condizioni pienamente “normali”, dopo che la pandemia aveva causato l’annullamento dell’edizione 2021 e fatto slittare ad aprile quella del 2022, decisamente sottotono.
Attesa e curiosità determinate anche dall’impetuosa crescita della rivale spagnola, Fruit Attraction, “presidiata” e guardata con sempre maggiore attenzione dai principali player italiani: Berlino reggerà il confronto e resterà “numero 1”? 
Sono alte le aspettative per la fiera che va in scena, da domani, mercoledì 8 febbraio, a venerdì 10 febbraio nella capitale tedesca, come sempre connotata da una ricca presenza di realtà dello Stivale. Le aziende italiane presenti alla kermesse tedesca con un proprio stand sono 455 (nell’ultima edizione prima del Covid, nel 2019, le aziende italiane presenti furono oltre 600). In totale quest’anno sono attesi oltre 2.600  espositori (2.615 ad oggi), provenienti da tutto il mondo (quattro anni fa furono oltre 3.300).
Sarà una tre giorni che fungerà anche da barometro per un settore che vive una difficile fase tra crisi e incertezza nello scenario internazionale.

La Collettiva ITALY in una precedente edizione di Fruit Logistica

L’obiettivo con cui la principale collettiva tricolore arriverà in Germania è restituire al Made in Italy il ruolo di leadership, ostacolato dagli anni di pandemia, dalle gravi conseguenze connesse ai rincari delle materie prime e dalle tensioni geopolitiche: “Finalmente gli spazi occupati dall’area Italy, coordinata da CSO Italy con il supporto di Fruitimprese ed Italia Ortofrutta, e la partecipazione delle aziende associate sono paragonabili all’ultima edizione pre-pandemia”, ha annunciato alla vigilia della kermesse il presidente Paolo Bruni. L’insieme di aziende raggruppate sotto il cappello ‘Italy, The Beauty of Quality’ occuperà gran parte del padiglione 2.2, dove, su un totale di circa 1.100 metri quadri, saranno oltre 40 le aziende presenti, tra le più qualificate e specializzate dell’ortofrutta italiana. Per lo più imprese che producono e lavorano una vasta gamma di referenze ortofrutticole e si caratterizzano per la vocazione all’export sia in Europa sia sui mercati d’Oltremare, ma anche importanti aziende di servizi. Ad arricchire le presenze della Collettiva, parteciperà nell’area Italy anche la Regione Calabria con una buona rappresentanza di aziende interessate a esportare le loro produzioni.

Completeranno lo spazio espositivo due aree dedicate ai progetti di promozione dell’ortofrutta europea dei quali CSO Italy è titolare e che coinvolgono molte delle aziende presenti nella collettiva.
Un corner informativo dedicato al progetto Made in Nature, ancora, promuoverà le produzioni biologiche in Italia, Francia, Danimarca e Germania. La campagna Made in Nature, giunta al secondo dei tre anni di progetto previsti, troverà a Berlino un terreno fertile, perché selezionate imprese italiane della produzione biologica – Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia, Orogel e Veritas Bio Frutta – potranno incontrare una molteplicità di operatori qualificati.
Una business lounge invece sarà riservata ad incontri B2B per i prodotti inseriti nel progetto europeo di promozione delle DOP e IGP, volto ad esaltare le eccellenze del nostro territorio.
Si prevedono, nei tre giorni di fiera, degustazioni delle tipicità italiane, biologiche e certificate DOP e IGP, che andranno ad arricchire le proposte di catering già tradizionalmente offerte in questo “polo”, molto apprezzate dai soci espositori e dai loro clienti.
Accanto all’intensa attività commerciale delle aziende espositrici, non mancheranno gli appuntamenti per fare il punto sul settore insieme ai protagonisti dell’ortofrutta italiana. Tra questi, l’evento di inaugurazione della collettiva ITALY in programma nella mattinata della prima giornata di fiera, mercoledì 8 febbraio, incentrato su “L’importanza dell’origine per il rilancio dell’ortofrutta nel mercato globale”. L’incontro avverrà alla presenza di ospiti qualificati, i cui interventi saranno coordinati dal presidente di CSO Italy Paolo Bruni.
Le aziende presenti nello spazio “ITALY, The Beauty of Quality” sono: Stand A10: Alegra, Brio, Jingold, Naturitalia, Opera, Valfrutta; Stand A20: Agribologna, Aposcaligera, Civ, Granfrutta Zani, Macè, Mazzoni, Orogel, Veritas Biofrutta; Stand A21: Kingfruit, Oranfrizer, Domenico De Lucia; Stand A30: Cedior, Ceor, Fruitimprese, Italia Ortofrutta, Nava, Op San Giorgio, Salvi-Unacoa; Stand A31: Origine Group; Stand A40: Apofruit Italia, Canova, Mediterraneo Group, Op Terremerse;
Stand B30: Collettiva Regione Calabria.

Uno degli incontri all’Italian Fruit Village a Berlino in una delle passate edizioni di Fruit Logistica

Altro “polo” di primaria importanza quello dell’Italian Fruit Village: il format itinerante di internazionalizzazione del prodotto fresco italiano disporrà a Berlino di una superficie espositiva di circa 400 metri quadri, al centro del padiglione 4.2. Qui, il Consorzio Edamus ospiterà organizzazioni di settore, consorzi, imprese ma anche eventi e cookingshow.
Si terranno infatti talk con i principali player istituzionali della filiera, ma anche presentazioni in grado di valorizzare i prodotti e i progetti delle aziende partecipanti.
Gli appuntamenti coinvolgeranno i vertici di Confagricoltura e Coldiretti di Italia Ortofrutta, del Distretto degli Agrumi di Sicilia, della Regione Campania.
Tra le aziende espositrici, spicca la presenza delle OP Terra Orti, La Deliziosa, A.O.A., Costieragrumi, Aroma Domus, Ager Campanus, La Palma, Assodaunia, Meridia, Agritalia e Terra del Sole, l’AOP Europae, l’Associazione Italiana Consorzi di Tutela (AICOT), i Consorzi Rucola IGP della Piana del Sele, Carciofo di Paestum IGP e Limone Costa d’Amalfi IGP, Coldiretti e Confagricoltura Salerno,  a cui si aggiungono, tra le altre, le aziende agricole Senese, D’Acunto, Bio-Kiwi, FeolFruit, La Reggia e Paolillo.
Dice il presidente del Consorzio Edamus, Emilio Ferrara: “Il comparto ortofrutticolo italiano esprime lavoro, valore e qualità. Il Village ha la capacità di esaltare queste peculiarità, dare valore alle aziende e favorire l’incontro tra mondo produttivo, decisori politici e mercato.

Il sottosegretario Patrizio La Pietra

Per quanto riguarda le presenze istituzionali, sembra certa la presenza del sottosegretario al MASAF Patrizio Giacomo La Pietra che peraltro, ufficialmente, non ha deleghe per l’ortofrutta.

In fiera a Berlino anche una nutrita delegazione di aziende dell’ingrosso ortofrutticolo, del settore macchinari e delle tecnologie, mentre biologico e IV Gamma avranno a loro volta ampio spazio.
Fruit Logistica quest’anno punta molto anche sull’innovazione: le aziende presenteranno una gamma di soluzioni digitali nell’area Smart Agri con mietitrebbiatrici robotizzate abilitate all’AI (IAV), droni nebulizzatori di precisione (ABZ Innovation), concetti di irrigazione avanzati (Irriot e Topraq) e veicoli agricoli autonomi (Ant Robotics).
E il 10 febbraio, all’insegna dello slogan “Disrupt Agriculture”, si terrà la quarta edizione dello Start-up Day, con il padiglione 2.1, che si trasformerà in un hub per il networking tra start-up e aziende con 20 tra le start-up più innovative e tecnologiche provenienti da tutto il mondo.
Innovazione che parla anche italiano: due prodotti italiani sono in finale ai Fruit Logistica Innovation Award 2023 che sarà assegnato l’ultimo giorno di fiera sulla base dei voti assegnati dagli operatori del settore  nel padiglione 20, dove i 10 “concorrenti” faranno bella mostra di sé. Il nostro Paese sarà rappresentato da Q Eye Smart di Biometic, scanner interamente basato su una piattaforma di Intelligenza Artificiale, in grado di garantire una selezione della frutta più accurata e automatica; e da QR Apple Juice Fill Up di Oranfresh, distributore automatico self-service che riempie direttamente in bottiglia succo di mela fresco, con una soluzione aggiunta di acqua e acido ascorbico (vitamina C) per prevenire l’ossidazione naturale. Nel 2022 nessuna innovazione italiana era arrivata in finale: almeno da questo punto di vista, c’è di che sorridere. (m.a.)
(articolo pubblicato sul numero 1 del Corriere Ortofrutticolo in distribuzione a Fruit Logistica)

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