A conclusione delle consultazioni con i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, il governo spagnolo ha annunciato che il salario minimo interprofessionale (Smi) per il 2023 sale a 1080 per quattordici mensilità. Sul 2022 l’aumento è dell’8 per cento.
La decisione sarà formalizzata a metà febbraio con effetto retroattivo dal 1 gennaio. La misura che è generale però si prevede che abbia un impatto significativo nel settore agricolo.
«L’aumento dello (Smi) avrà un effetto particolarmente negativo sulla sostenibilità sociale ed economica delle imprese ortofrutticole spagnole – hanno commentato alla Fepex, la Federazione delle associazioni di produttori e degli esportatori ortofrutticoli -. Il governo non ha tenuto conto della situazione dell’agricoltura e, in particolare, del settore ortofrutticolo per il quale il costo del lavoro ha un’incidenza del 45% sul totale dei costi di produzione».
A causa di un crescente concorrenza esercitata dalle importazioni, «le imprese ortofrutticole – hanno aggiunto alla Fepex – non riescono a trasferire a valle l’incremento dei costi. È da mettere in preventivo una significativa riduzione dell’attività produttiva», con il conseguente aumento delle importazioni.
Al riguardo, la Fepex ha evidenziato che gli arrivi di prodotti ortofrutticoli dall’estero sono saliti del 7% da gennaio a novembre dello scorso anno sullo stesso periodo del 2021. Nella nota è stato anche precisato che la Federazione, tenuto conto dell’inflazione, non è assolutamente contraria ad un ragionevole rialzo del salario minimo (aumentato comunque di circa il 50% dal 2017), ma con un intervento del governo per la riduzione degli oneri sociali.
Anche l’Asaja, una delle organizzazioni più rappresentative delle imprese agricole spagnole, ha contestato la decisione del governo. «Con l’aumento deciso del salario minimo per il 2023, è scontato un ulteriore calo dei posti di lavoro – ha sottolineato l’Associazione in una nota . Secondo i dati del ministero del Lavoro – hanno aggiunto all’Asaja – lo scorso anno l’occupazione agricola è diminuita di circa 87 mila unità».
Tornando al settore ortofrutticolo, il ministero dell’Agricoltura ha intanto inviato a Bruxelles la richiesta di finanziamento per il 2023 dei programmi operativi relativi a 457 associazioni di produttori. L’importo richiesto è di 347 milioni di euro, con un aumento del 6% rispetto allo scorso anno.Da ricordare che, per effetto della nuova Pac in vigore dal 1 gennaio, almeno il 15% dei fondi a disposizione dei programmi operativi deve essere assegnato a misure che abbiano una valenza ambientale.
(fonte: Agrisole)