Quarta gamma, così non va. Breve ma “pungente”, al convegno di Pordenone su IV Gamma e vertical farming, co-organizzato da FreshCutNews.it, l’intervento del responsabile freschissimi di COOP Italia Claudio Mazzini (nella foto), che è anche vicepresidente dell’organismo interprofessionale: “Abbiamo un problema di contenuto, contenuti e contenitore“, ha esordito. “Con il primo termine ricomprendo tipologia di prodotto, qualità e costanza di fornitura; con il secondo, ciò che viene comunicato e quello che si potrebbe dire; con il terzo, infine, il packaging, l’aspetto estetico, le dimensioni”.
C’è tanto da rivedere, insomma. Sotto tutti gli aspetti. Eccesso di offerta, non sempre qualificata, scarsa distintività e sindrome low cost stanno mettendo il bastone tra le ruote nel processo di sviluppo.
Il risultato è “un problema di posizionamento e competizione orizzontale tra i canali distributivi, con schiacciamento della scala prezzi e della redditività per l’intera filiera”. Una menzione, non certo di merito, è arrivata per quei supermercati che puntano in modo esasperato sul prezzo basso (leggasi discounter) da cui si originerebbe un effetto di trascinamento al ribasso.
Nella filiera c’è una crisi di strategia, ha aggiunto Mazzini: “Non si possono dare gli stessi prodotti a tutti perché si innesca la sindrome del low cost; serve distinguere i prodotti a seconda dei canali distributivi e serve anche fare un po’ più di innovazione“.
Ecco allora che “si deve cercare più coesione di strategie all’interno del settore, perseguendo soluzioni con la reciprocità al centro”. La IV Gamma, per il responsabile freschissimi di COOP Italia, sta passando da convenience a conveniente: la radice della parola è uguale, il significato molto diverso. (m.ald.)
(fonte: Freshcutnews.it)
