DONNE DELL’ORTOFRUTTA VERSO IL VOTO PER IL NUOVO CDA

Alla vigilia del rinnovo delle cariche assembleari, all’indomani dell’approvazione del nuovo statuto associativo e a quasi 6 anni dalla fondazione, Le Donne dell’Ortofrutta si sono riunite a Bologna per fare il punto su ciò che è stato e ciò che sarà.

Da dove si è partite e dove si vuole arrivare è stato definito in maniera precisa e consapevole da tutte le socie, mentre al microfono si alternavano le consigliere uscenti – Serena Pittella, Raffaella Quadretti, Anna Parello, Nuccia Alboni e la presidente Alessandra Ravaioli – e alcune delle candidate per il nuovo CDA – Annamaria Minguzzi, Giulia Montanaro, Raffaella Fuitem, Linda Vivan, Claudia Ferreyra, Valentina Mellano.

Quando è nata l’Associazione le fondatrici rivendicavano una visione “al femminile” del settore, che si concentrasse su una comunicazione più empatica verso il consumatore, puntando in particolare sullo storytelling dei prodotti offerti. Via via che le esperienze si incrociavano, il confronto si accendeva e la rete di professioniste della filiera si rafforzava è stata evidente la necessità di ampliare l’orizzonte, dando la possibilità di associarsi a tutti coloro che condividono i valori associativi, di qualsiasi genere essi siano.

Il motivo di questa importante scelta è chiaro e determinante: l’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta dovrà sempre di più ritagliarsi un ruolo strategico ed essere da traino ad un cambiamento nel settore ortofrutta, con una visione innovativa sulla filiera che tenga conto dei grandi temi che guideranno le strategie future in Italia ed in Europa come quello della sostenibilità ambientale e sociale, e quello del valore della produzione.

Simona Caselli

Di questi temi ha parlato anche la presidente di Areflh Simona Caselli nel suo intervento, evidenziando l’importanza di affrontarli con capacità tecnica e senza preclusioni ideologiche, andando a fondo sulle possibilità che si aprono all’orizzonte anche per l’imprenditoria femminile.

“L’Associazione è nata il 6 dicembre 2017 perché i tempi erano maturi per far emergere l’energia di tante donne, ultra competenti e piene di idee per il settore. In pochissimo tempo abbiamo costruito una comunità, un network formidabile a supporto di ciascuna. Abbiamo acquisito notorietà. Come fossimo un brand e abbiamo costruito identità. Mi fa molto piacere dire che siamo uniche in Europa”, ha commentato la presidente Alessandra Ravaioli.

Alessandra Ravaioli

Tra pochi giorni l’Associazione andrà al voto per eleggere il nuovo CDA. Il nuovo statuto infatti prevede un ricambio ai vertici ogni 2 mandati. “Questi sono gli ultimi giorni di presidenza per me – ha aggiunto Ravaioli – . Sono veramente orgogliosa di quello che abbiamo fatto in questi anni, conquistando spazio, visibilità e apprezzamento da parte del settore. Siamo passate da 30 fondatrici a 135 socie in tutta Italia, abbiamo raggiunto oltre 5 milioni di contatti con la nostra comunicazione, tutti organici, non sponsorizzati, ma soprattutto abbiamo creato una rete solidale tra donne e credo che questo sia un grande valore per tutte”.

Maura Latini

Il valore della rete e della solidarietà tra donne è stato sottolineato in conclusione da Maura Latini, AD Coop Italia, che ha messo in evidenza come sia sempre più importante “uscire dagli stereotipi di genere, gestendo con coraggio e competenza la propria professionalità senza alcun filtro”.

Il nuovo CDA e la nuova presidente saranno nominati ad aprile 2023 dopo elezioni online.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.