CARO PREZZI, IL PORTOGALLO ELIMINA L’IVA SUGLI ALIMENTI DI BASE

La crescita dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari ha sopravanzato, a livello europeo,
quella relativa ai beni energetici, a seguito della drastica contrazione delle quotazioni del gas
naturale.

Alcuni Stati membri hanno deciso di intervenire per limitare la pressione sui bilanci familiari. Secondo i dati di Eurostat, il Servizio statistico della Commissione europea, quelle per l’alimentazione incidono nella media dell’Unione per circa il 17% sul totale delle spese delle famiglie. Ovviamente, la percentuale sale sensibilmente per i consumatori meno abbienti.

L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato annunciato in Portogallo, dove il governo ha deciso di eliminare l’Iva sui prodotti alimentari di base. La lista dei prodotti interessati sarà resa nota la prossima settimana, a conclusione delle consultazioni ancora in corso con le organizzazioni delle imprese di trasformazione e della distribuzione. L’obiettivo del governo di Lisbona è quello di “accompagnare” la discesa in atto dell’inflazione che ad ottobre 2022 ha superato il 10%, la percentuale più alta da trent’anni. Quest’anno – secondo le previsioni governative – si dovrebbe scendere in media al 4 per cento.

L’esempio della Spagna e della Francia

Anche in Spagna il governo ha varato lo scorso gennaio una manovra sull’Iva per ridurre l’inflazione alimentare. L’imposta è stata annullata per i prodotti sui quali l’imposta si attestava in precedenza al 4 per cento. Interessati, pane, latte, uova e ortofrutticoli. Sui prodotti tassati al 10 per cento, come nel caso dell’olio d’oliva, l’Iva è stata abbassata al 5 per cento. Da metà marzo, in Francia, è in corso il “trimestre anti-inflazione” sulla base di un’intesa raggiunta tra governo e rappresentanti della grande distribuzione. Nei centri commerciali sono
in vendita al «prezzo più basso possibile», come riportato nell’intesa, un paniere di prodotti che
compongono il carrello della spesa abituale dei consumatori francesi. La composizione del paniere ed il livello dei prezzi sono decisi autonomamente dalle singole strutture della distribuzione. Sono inclusi, ovviamente, i beni agroalimentari le cui quotazioni al consumo hanno fatto registrare, in media, un rialzo del 14,5% lo scorso febbraio sullo stesso mese del 2022. Per guidare i consumatori, i prodotti che rientrano nel paniere sono evidenziati da un logo con i colori della bandiera francese.

(fonte: Agrisole)

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