ASSEMBLEA ITALIA ORTOFRUTTA, LE RICHIESTE DELLE OP AL GOVERNO

Preoccupazioni e richieste delle OP hanno avuto spazio nel convegno “Settore ortofrutticolo: competitività, prospettive e visione di futuro” organizzato da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale in occasione della 54a assemblea annuale delle oltre 140 Organizzazioni dei produttori (OP) socie che si conclude oggi a Roma presso l’Hotel The Hive.

Velardo: “Invieremo un documento al ministro con proposte di soluzioni dei problemi”

Dare voce alle OP è una cosa importante da fare”, ha detto ieri il presidente di Italia Ortofrutta, Gennaro Velardo, salutando gli intervenuti alla giornata inaugurale, tra cui Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste. “Dalle richieste emerse dalle nostre OP – ha proseguito Velardo – stileremo un documento da portare al ministro. La nostra non è una lista della spesa, siamo abituati ad evidenziare problemi e anche a suggerire soluzioni”.

Il ministro Francesco Lollobrigida (a sinistra) con Gennaro Velardo

Il ministro Lollobrigida da parte sua ha rimarcato la centralità del settore agroalimentare nell’economia nazionale e la vicinanza del governo al comparto e ha ricordato le strategie messe in atto e programmate per aumentare la competitività del comparto.

Ma, come emerso nel convegno di Italia Ortofrutta, il settore chiede più attenzione a fronte di diverse criticità che ancora lo affliggono. Tra le problematiche elencate dalle sette OP che hanno preso la parola (Sermide, Rivoira, Opoa Marsia, Aposicilia, Assofruit Italia, Agritalia e Rossa di Sicilia), ci sono la burocrazia asfissiante, unita alla disomogeneità di procedure amministrative (che complica il lavoro delle OP cui aderiscono realtà di diverse regioni), la necessità di più reciprocità negli accordi commerciali in UE, i danni portati da pratiche commerciali sleali, come svendite e sottocosto, l’esigenza di migliorare la rete logistica, la preoccupazione per la proposta di Regolamento UE sui fitofarmaci dai target troppo stringenti. Dall’analisi della congiuntura economica e dei principali trend del settore svolta dal direttore di Italia Ortofrutta, Vincenzo Falconi, è emerso che in generale stiamo assistendo ad una diminuzione della competitività del comparto negli scambi commerciali e ad una contrazione dei consumi di ortofrutta (-8% di quantità acquistate nel 2022) a fronte di un aumento della spesa dei consumatori dovuto però ad un aumento dei prezzi. Analizzando la situazione in termini economici, si rileva come su 100 euro di spesa di una famiglia meno di 4 euro vengono destinati all’ortofrutta. Risollevare il settore è dunque più che mai urgente ma, sebbene sia stata messa in campo a partire dal 2023 una politica di sostegno verso il settore che comprende la nuova programmazione della Pac e l’intervento settoriale del Piano strategico nazionale nei riguardi di ortofrutta e patate, in questi ambiti ci sono diversi aspetti da chiarire, se non contraddizioni. Per esempio, non si comprende come – ha osservato Italia Ortofrutta – in un momento di cambiamenti climatici e di periodi siccitosi non sia consentito di rendicontare spese di irrigazione localizzata per le colture ortive e come non vengano superati gli ostacoli che si stanno verificando sulla tecnica della solarizzazione. Infine Italia Ortofrutta chiesta chiarezza rispetto alla retroattività di alcuni articoli del Regolamento sul calcolo degli importi dei ritiri dal mercato che sta provocando tagli e sanzioni ai danni delle OP.

In ogni caso il settore guarda avanti ed è pronto a raccogliere le opportunità che si offrono. “Il PNRR ne può offrire tante al nostro settore – ha osservato il presidente Velardo – , i nostri produttori hanno voglia di investire”. “Resta il rammarico per quei problemi di cui sento parlare di sempre e che non sono ancora risolti – ha concluso il presidente di Italia Ortofrutta – come la mancanza di una efficiente rete logistica che rende vano molto del nostro lavoro. Ci auguriamo che, con i fondi del Pnrr, ci sia maggiore continuità anche su questa programmazione”.

Assemblea Italia Ortofrutta – La chiusura della due giorni

I lavori assembleari di Italia Ortofrutta oggi si sono chiusi con una sessione scientifica incentrata sulla divulgazione dei progetti di ricerca applicata promossi dall’Unione nazionale. Sono intervenuti il professore Roberto Moscetti, dell’Università degli Studi della Tuscia, il professore Massimo Zaccardelli del CREA-OF, il professore Stefano Speranza dell’Università degli Studi della Tuscia e il professore Mario Parisi del CREA-OF, presentando i risultati dei progetti di ricerca applicata a valere sull’OCM ortofrutta coordinati da Italia Ortofrutta. Il professor Moscetti ha riferito del progetto “Attività volte alla verifica dell’incremento della conservabilità in post raccolta mediante la sperimentazione di un dispositivo di foto ossidazione idrata catalitica” https://incrementodellaconservabilita.jimdofree.com/, il professor Zaccardelli ha illustrato il progetto “Incremento della sostenibilità agro-ecologica delle coltivazioni ortive intensive nella zona del Basso Lazio” https://isacoltivazioniortive.jimdofree.com/, il professor Speranza ha parlato del progetto “Definizione di un modello di gestione del noccioleto maggiormente ecocompatibile con il territorio e con l’ambiente relativamente alla difesa dai principali insetti fitofagi ed alle avversità fungine e batteriche nonché per la gestione agronomica con riferimento alla corilicoltura laziale e campana” https://econocciola.jimdofree.com/, e il professor Parisi ha spiegato il progetto nazionale di confronto varietale per il pomodoro da industria e di incremento della sostenibilità ambientale della coltivazione attraverso la riduzione del consumo idrico e l’introduzione di pacciamatura biodegradabile https://progettoconfrontovarietale.jimdofree.com/

Sono stati anche presentati i nuovi progetti di ricerca applicata coordinati dall’Unione iniziati nel 2023:https://progettopomodorodaindustria.jimdofree.com/, https://progettouvadatavola.jimdofree.com/, https://progettofucino.jimdofree.com/

Cristina Latessa

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