GASBARRINO (DECÒ): “L’ORTOFRUTTA PUÒ CRESCERE NELL’MDD MA SERVE PIÙ INNOVAZIONE”

“L’ortofrutta potrà ottenere un ulteriore notevole sviluppo nella MDD, a patto che le aziende facciano ulteriori passi avanti sul fronte dell’innovazione nel packaging, sulla sostenibilità e sul mantenimento della freschezza dei prodotti. Serve innalzare l’offerta con alto contenuto di servizio”.

Ad affermarlo al Corriere Ortofrutticolo è Mario Gasbarrino (nella foto, nel corso dell’edizione dei Protagonisti dello scorso anno a Roma), amministratore delegato di Decò Italia. Il manager campano sui propri profili social ha appena annunciato come le vendite della marca del distributore (Decò e Gastronauta) al Sud sono cresciute a valore del 65% e di 5,5 punti toccando la quota del 20%. Traguardo superato nel primo quadrimestre di quest’anno.

“Ad oggi le categorie maggiormente rappresentative nella nostra MDD sono quelle inserite nel grocery, ma è indubbio che in futuro il mondo del fresco, compresa l’ortofrutta fresca e quella di IV e V gamma potrà giocare un ruolo sempre più importante”, sottolinea Gasbarrino. “Penso anche per esempio alle produzioni effettuate in idroponica, che possono avere un forte sviluppo e successo”.

L’exploit delle zuppe fresche: “Unico segmento che ha fatto innovazione vera”

Nel contesto dell’MDD, l’Ad di Decò rivela che “le zuppe pronte a marchio Gastronauta sono state una piacevole sorpresa. Hanno sviluppato performances interessanti anche al Sud, specialmente in Sicilia. Risultati che contraddicono le leggende metropolitane che credono vincenti prodotti innovativi e ad alto contenuto di servizio solo al Nord. Non è così”. Tra l’altro il manager già Ad di Unes, afferma che “se qualcuno mi chiedesse quali sono i prodotti che negli ultimi anni hanno fatto davvero innovazione direi senza dubbio proprio le zuppe pronte, che hanno aperto la strada ad una nuova categoria, che puntano sulla facilità di consumo, poi allargati ad altri piatti pronti come i risotti e non solo. Il futuro è in mano a chi propone piatti semplici e facili da consumare”.

Lo spauracchio del boom del prezzi dopo l’alluvione

Ma MDD a parte, il momento del comparto ortofrutticolo è davvero difficile. Sul fronte dei prezzi, per esempio, si attende un periodo da “lacrime e sangue”. “Sul settore è davvero il caso di dire che, ahimé, piove sul bagnato. A causa della crisi economica i consumi erano già in difficoltà. Ora la drammatica alluvione in Emilia Romagna provocherà un ulteriore innalzamento dei prezzi. Questa disgrazia avrà enormi ripercussioni”.

Gasbarrino, infine, lancia un messaggio a chi insiste con le primizie ortofrutticole. “Hanno un senso se sono buone da mangiare. Ma troppo spesso mi capita di assaggiare primizie che non sanno di nulla. Credo non si debba forzare troppo la mano sui calendari di produzione”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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