Le varietà di ciliegia tardiva stanno dando buone soddisfazioni a chi le produce, a chi le distribuisce e a chi le consuma. Sono care ma anche, in generale, molto saporite, di buona tenuta nella polpa e di un bel colore intenso. Sono sul mercato in questa fine luglio sia tardive italiane che di origine greca e hanno fatto la loro comparsa – quasi un battesimo in certe catene della GDO – le ciliegie di montagna dell’Alto Adige. Per lo più in vaschette da 500 grammi, si contendono il mercato le varietà del gruppo Kordia di calibro 28/30.

Quattro gli assaggiatori e questi i loro voti: 4,2 / 5 / 4,5 / 4,3 per una media di 4,5 raggiunta da Kordia Val Venosta nella nostra scala di valutazione da 1 a 5. Una valutazione davvero alta. Hanno colpito l’elevato grado zuccherino, l’aroma forte, il colore intenso. Di meglio, ci siamo chiesti, che cosa si può assaggiare?
Giorgia, una varietà di ciliegia a maturazione medio-precoce, prodotta in Puglia, da noi recensita a fine maggio aveva ottenuto il punteggio di 3,6, che già è assolutamente buono. (a.f.)

LA VALUTAZIONE. Prodotti di scarsa qualità o di tracciabilità incerta non sono presi in considerazione. La valutazione da 1 a 5 ha il seguente significato: valutazione 1 significa che il prodotto è giudicato di qualità complessiva sufficiente; valutazione 2 qualità complessiva più che sufficiente; valutazione 3 qualità complessiva buona; valutazione 4 qualità complessiva ottima; valutazione 5 qualità complessiva eccellente. Per qualità complessiva si intende la somma dei fattori della qualità intrinseca (caratteristiche organolettiche, gusto, sapore, salubrità) e della qualità estrinseca (filiera garantita, imballaggio compostabile, chiarezza dell’etichetta, altro).