“Quanto contenuto nel Decreto Legge sulle liberalizzazioni relativamente alla Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari (leggi news) è un passo fondamentale per il nostro futuro”. È quanto dichiarato dal Presidente di Unaproa Ambrogio De Ponti (nella foto) a proposito del pacchetto agroalimentare contenuto nel Decreto sulle liberalizzazioni.
Stai guardando: Associazioni
"Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari". Lo afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini (nella foto) nell’apprezzare il Decreto legge sulle liberalizzazioni sul sistema agroalimentare (leggi news 1 e 2).
Nel corso della mattinata di oggi il ministro dell’Agricoltura Mario Catania in una conferenza stampa che si svolgerà nella sede del ministero delle Politiche Agricole illustrerà il pacchetto agroalimentare inserito all’interno del decreto sulle liberalizzazioni. Qui di seguito riportiamo per punti le principali misure contenute nel documento.
Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari. E’ soddisfatto il presidente di Coldiretti Sergio Marini (nella foto) per il Decreto legge sulle liberalizzazioni, specie nella parte proposta dal ministro Catania sul sistema agroalimentare.
"Una situazione oramai insostenibile, dopo una settimana di blocchi stradali, la situazione della nostra agrumicoltura nel pieno della campagna di commercializzazione rischia un vero e proprio collasso. Centri di lavorazione fermi, centinaia di bancali di arance pronti per la distribuzione che rischiano di andare al macero, produttori preoccupati, operai agricoli senza salario".
"Si concedano le piazze e si consenta la ripresa delle attività produttive e della ordinata convivenza civile. Si vietino i presidi ed i blocchi stradali. Basta con il caos. Il diritto di manifestare deve essere accompagnato dal diritto a lavorare ed a garantire i servizi e le attività civili". A dichiararlo è Fabio Moschella, vice presidente nazionale della Cia, confederazione nazionale agricoltori.
Ammontano ad almeno 50 milioni di euro i danni causati nell’agroalimentare dallo sciopero dei Tir in Sicilia nell’ultima settimana. E’ questo il bilancio provvisorio tracciato dalla Coldiretti che sottolinea l’importanza della ripresa del trasporto merci nell’ Isola ma evidenzia che al danno economico immediato va aggiunta la perdita di credibilità con la grande distribuzione europea.
“Con il ritiro dell’emendamento al Decreto Milleproroghe che avrebbe ridotto il pesante impatto dell’introduzione dell’Imu sull’agricoltura, il nostro Paese dimostra ancora una volta di non avere alcuna attenzione verso il comparto agricolo”. A dichiararlo il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini (nella foto), anche a nome di Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital.
"Il 2011 si profila una delle peggiori annate dell’export dei prodotti agricoli. Non andava così male dal 2005 (ad eccezione del 2009 che fu un anno particolare, di crisi mondiale)". Lo sottolinea Confagricoltura sulla base dei dati sul commercio estero a novembre. In generale, si sottolinea, nei primi 11 mesi del 2011 l’export agricolo registra una pessima performance crescendo solo del 3,4%.
"Il falso Made in Italy alimentare penalizza in modo enorme le dinamiche dell’industria alimentare in un momento in cui essa avrebbe più che mai bisogno di valorizzare i propri sbocchi esteri, in presenza del deludente andamento del mercato interno". Ad affermarlo è stato il presidente Federalimentare Filippo Ferrua (nella foto).
Le infiltrazioni mafiose nei trasporti sono confermate dalle operazioni di polizia nel commercio dell’ortofrutta i cui prezzi triplicano dal campo alla tavola anche per effetto delle “strozzature” e “anomalie” lungo la filiera. E’ quanto afferma Coldiretti, in riferimento al blocco dei Tir in Sicilia, in occasione della presentazione della prima relazione sulla contraffazione e pirateria nell’agroalimentare.
Tonnellate di frutta e verdura siciliane stanno marcendo perché non riescono a raggiungere gli scaffali dei negozi che a causa del blocco sono sempre più vuoti con gravi disagi per i consumatori e danni per milioni di euro ai produttori. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli effetti disastrosi per l’economia siciliana che sta provocando lo sciopero dei Tir nell’isola.
Il fermo degli autotrasportatori e il blocco della circolazione hanno messo in ginocchio l’intera economia agricola della Sicilia, con danni al settore per milioni di euro. Per questo la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha chiesto ai ministri degli Interni e delle Politiche agricole, al governatore della Sicilia e all’assessore regionale all’Agricoltura un immediato incontro.
Su sollecitazione della base sociale Fruitimprese ha scelto di essere presente a Berlino con un proprio stand di circa 150 metri quadri situato nella Halle 4.2. Il design, essenziale e confortevole, riprende i colori del logo che ha una prevalenza del verde. Oltre allo spazio comune istituzionale, Fruitimprese ospiterà sette aziende associate, che avranno a disposizione un ufficio personalizzato.
“Siamo stati, come cooperazione agricola, antesignani di un percorso che le organizzazioni nazionali delle cooperative hanno avviato il 27 gennaio 2011 dando vita all’ACI – Alleanza delle Cooperative italiane”. Lo ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini portando il saluto al Comitato Ortoflorofrutticolo di Fedagri, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital.
In piena campagna di commercializzazione, si registrano gravi disagi per l’arancia di Ribera a causa dello sciopero degli autotrasportatori (leggi news). Lo annuncia in una nota il consorzio di tutela. "Ci avviamo al terzo giorno di blocco dei trasporti delle nostre arance nei mercati del centro-nord ed europei e sono evidenti le gravi ripercussioni all’economia di un intero territorio".
I produttori ortofrutticoli siciliani di Confagricoltura sono in allarme per lo sciopero degli autotrasportatori siciliani in atto fino al 20 gennaio nell’isola (leggi news), a cui seguirà, dopo qualche giorno, quello proclamato a livello nazionale. “L’iniziativa in atto – commenta il presidente di Confagricoltura Sicilia Gerardo Diana – ha pesanti conseguenze sulle aziende agricole siciliane".
“I peperoni i produttori li hanno venduti ad una quotazione che è la metà dell’anno scorso, le zucchine (tante volte in passato prese ad esempio di rincari selvaggi al consumo) hanno un prezzo all’origine che è sceso del 71%. Nell’anno degli aumenti record per il carrello della spesa degli Italiani l’agricoltura registra solo minori entrate e maggiori costi produttivi”.
Riconfermati i vertici del Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino, con Sebastiano Fortunato alla carica di presidente e Salvatore Chiaramida in qualità di direttore. Soddisfatto della rielezione il presidente Sebastiano Fortunato che aggiunge “F piacere vedere riconosciuto dai soci il lavoro svolto da questo direttivo, anche se è costato un prezzo enorme in termini personali".
“La risposta del sistema bancario alle necessità delle imprese è troppo lenta. A causa della crisi finanziaria per gli imprenditori è diventato estremamente difficoltoso e complesso ottenere un finanziamento. E se non ci sarà un’inversione di tendenza diventerà ben problematico sfuggire alla spirale recessiva che incombe sul nostro Paese”.
E’ stata costituita nei giorni scorsi a Roma la Fima (Federazione Italiana Movimenti Agricoli) che si pone come obiettivo di rappresentare le istanze di un mondo agricolo sempre più in difficoltà. Ne fanno parte associazioni e movimenti di tutta Italia dall’Emilia Romagna sino alla Sicilia che a Roma hanno finalmente dato alla luce l’atteso organismo di tutela.
L’ipotesi allo studio del Governo e delle Regioni che prevede una tassa di scopo sul cibo spazzatura (junk food) trova il consenso di più di otto italiani su dieci (81 per cento) a patto che le risorse siano destinate al sostegno dei cibi genuini del territorio. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto da Coldiretti attraverso il proprio portale internet.
Una delegazione delle organizzazioni agricole cooperative guidata dai tre presidenti di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi e Agci-Agrital Giampaolo Buonfiglio è stata ricevuta ieri dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania (nella foto).
Cambio al vertice di Assologistica. Il rinnovato consiglio direttivo dell’associazione, eletto lo scorso novembre, ha nominato all’unanimità presidente di Assologistica Carlo Mearelli (nella foto), che subentra a Nereo Paolo Marcucci che lascia l’incarico per fine mandato. A seguire, il consiglio ha anche designato i nuovi vice presidenti.
L’eccessiva concentrazione di quote di mercato in mano a pochi gruppi della Grande distribuzione organizzata sta causando restrizioni alla concorrenza, con effetti negativi sulla qualità dell’occupazione, sulla protezione ambientale e sul consumatore finale. A questa forte concentrazione di imprese si contrappone una frammentazione dell’offerta agricola.
Rilanciare il settore della peschicoltura veronese, che da anni attraversa un periodo assai difficile, attraverso un progetto condiviso da un tavolo tecnico costituito dai maggiori organismi del settore. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa promosso dal Consorzio di Tutela della pesca di Verona sottoscritto ieri nella sede della Provincia di Verona.
Mercoledì 11 gennaio la Cia, Confederazione italiana agricoltori, organizza a Roma all’Hotel Barberini Bristol (piazza Barberini 23) un incontro (dalle 9,30) in cui si illustrerà la proposta per una legge nazionale di iniziativa popolare che regoli i rapporti tra “agricoltura e grande distribuzione organizzata e il divario dei prezzi tra produzione e dettaglio.
Per la prima volta, le organizzazioni dei produttori italiane si uniscono sotto lo stesso marchio, la cui denominazione è “Ortofrutta Italia”, e comunicano i loro valori. Il progetto che proseguirà per l’intero 2012, sarà presentato il 25 gennaio alle 11 all’Hotel Royal Carlton di Bologna. A questo si unirà una campagna di comunicazione gestita dal CSO.
La Cia è favorevole alla liberalizzazione degli orari dei negozi. Le polemiche di questi giorni sono eccessive e nascondono anche una certa paura del cambiamento. Certo non si tratta di tenere aperti gli esercizi commerciali 24 ore su 24, ma di ampliare la gamma di opportunità di relazione con i consumatori, sempre più diversificati nelle abitudini e nei bisogni.
"A dicembre, nonostante le feste natalizie, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari si sono fermati ed in particolare quelli degli alimentari freschi, come l’ortofrutta e le carni, sono calati dello 0,2% rispetto al mese precedente". Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati provvisori sull’inflazione a dicembre diffusi dall’Istat.
“Il ‘caro-benzina’ spinge all’insù i prezzi dei prodotti agro-alimentari – soprattutto frutta e verdura – che dal campo alla tavola viaggiano per oltre l’80% su gomma e mette a serio rischio il futuro di tantissime serre e aziende agricole, per molte delle quali si prospetta addirittura la chiusura”. A lanciare l’allarme è la Cia, Confederazione italiana agricoltori.
“Il 2011 è stato un anno complicato, ma anche di consolidamento per OPO Veneto, dove sono state gettate le basi per un ulteriore rafforzamento”. Sono parole del presidente dell’op veneta Francesco Daminato (nella foto) a conclusione del Consiglio di Amministrazione che si è tenuto alla vigilia della notte di San Silvestro per esaminare i bilanci: il consuntivo e il preventivo.
Numerosi titolari di aziende ortofrutticole dell’area dello Stretto hanno costituito la cooperativa agricola "Vallate", con sede legale a Gallico di Reggio Calabria. Ai vertici della nuova coop è stato nominato presidente l’agronomo Sandro Passalia, che sarà affiancato dal vice presidente Filippo Maltese e dai consiglieri Angela Fortugno, Pietro Violi e Rosario Antonio Princi.
Il Veneto ha aderito al “Progetto di ricerca interregionale sul Cancro batterico del Kiwi”, in base al quale l’università di Udine, Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali, condurrà uno studio triennale di ricerca e sperimentazione interregionale sulle possibilità di contrasto alla batteriosi dell’actinidia, causata dal batterio Pseudomonas syringae pv. Actinidiae.
Con l’inizio del nuovo anno è ufficiale il divorzio tra Federdistribuzione e Confcommercio-Imprese per l’Italia. L’Associazione delle imprese della distribuzione moderna, guidata da Giovanni Cobolli Gigli (nella foto) ha infatti annunciato la decisione di operare in forma autonoma rispetto a Confcommercio. La scissione è stata decisa dal consiglio direttivo il 22 dicembre scorso.
Resta circoscritto il grado di conoscenza dei consumatori italiani in materia di prodotti Dop e Igp. Un fattore che in generale si riflette sulla capacità di attribuire il giusto valore alle denominazioni d’origine, di coglierne appieno le caratteristiche distintive e di riconoscerne un premium price. È quanto emerge da un’indagine Ismea.
Fruitimprese non ci sta e attacca frontalmente Coldiretti dopo il comunicato, diramato pochi giorni prima di Natale dall’associazione di categoria dei coltivatori diretti guidata da Sergio Marini, che ha lanciato l’allarme riguardo a prodotti venduti al pubblico a prezzi definiti stellari sfruttando il periodo natalizio (leggi news).
Dopo gli incontri tenuti alla presenza dei panificatori che stanno tenendo alta l’attenzione sui problemi della categoria, i locali della Cna di Modica (Ragusa) hanno ospitato una riunione richiesta dai commercianti ambulanti di frutta e verdura. Presenti all’incontro il responsabile Commercio della Cna provinciale, Michele Arabito, e Carmelo Caccamo, responsabile territoriale della Cna di Modica.
Dalle ciliegie vendute a 30 euro al chilo alle albicocche che arrivano a 20 euro al chilo fino alle pesche offerte a 15 euro al chilo. E’ lunga la lista dei prodotti con i prezzi schizzati alle stelle con l’arrivo del Natale. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che nonostante la crisi sono in molti ad acquistare prodotti ritenuti “snob”.
"La terra coltivata da una impresa agricola, deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici". E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini secondo il quale il decreto ‘Salva Italia’ "farà pagare alle imprese agricole attraverso l’Imu un ulteriore costo di un miliardo di euro".